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BELLEZZA e RICETTE DI BELLEZZA fai da te (prese un po’ di la e un po’ di qua)

Cold Cream: una crema facile facile

Olio e/o burro 60%
Acqua di rose 20% (o semplice acqua demineralizzata o infuso o altro idrolato)
Cera d’api 20% (fa da emulsionante)

Scaldate i grassi con la cera d’api. Una volta sciolata la cera, aggiungete l’acqua calda a poco a poco e frullate.
Lasciate raffreddare a temperatura ambiente (quindi non mettetela in frigo) mescolando di tanto in tanto (ci vuole pazienza). Quando la crema sarà abbastanza fredda (toccando il vasetto non ci si scotta) potete aggiungere l’olio essenziale che preferite (sempre scegliendo con attenzione).
Se volete una crema più fluida, potete diminuire la cera d’api fino al 5% (secondo indicazioni di Lola ehehe, non ci ho ancora provato).

Ho trovato anche una ricetta in cui si aggiungeva un 2% di lecitina (scontandolo dalla cera d’api) forse per “aiutarla” nell’emulsione. Tuttavia, la lecitina che si trova comunemente in commercio è in granuli ed è un po’ “rognosa” da sciogliere… sarebbe meglio riuscire a trovarla liquida, ma per ora l’ho vista solo nei siti specializzati.

Conservazione: per la sua formulazione, la cold cream può durare da uno a tre mesi anche fuori dal frigo finché non fa la muffa (se scegliete di metterla in frigo, consiglio di modificare la formulazione mettendo meno cera d’api così la crema non diventa dura come un mattone – ed è vero ). Se ci aggiungete del conservante, può durare di più chiaramente.Infine, leggevo anche che c’è chi usa questo tipo di crema come struccante: ci si spalma il viso con abbondante crema, si lascia agire per un po’ e poi si leva con del cotone (io poi darei una sciacquata).

Il sapone fatto in casa

300 gr olio di oliva (lo uso come olio base)
100 gr di olio di vinaccioli (lo avevo a casa e volevo finirlo, è buono come olio base)
100 gr di olio di cocco (si usa per far schiumare il sapone, ma max al 20%)

150 gr infuso Karkadè

67 gr soda caustica

Profumazione: Oe di arancia dolce
Colorazione: Paprika macerata in olio per 24 ore

Da questa ricetta ho capito che: inutile che usi il karkadè sperando che colori un po’ perché la soda si mangia il colore.
Per quanto riguarda la spezia, non ha colorato molto, per ora si nota una leggera sfumatura aranciata: vedremo con la stagionatura quale sarà il risultato.
Per ottenere colori più vivaci, credo dovrò acquistare dei coloranti appositi per sapone.

Di volta in volta, faccio le mie prove per capire quali ingredienti soddisfano le mie esigenze.

Ecco le fotille dei saponi appena sformati:

Ora dovrò lasciarli stagionare per almeno 4 settimane dopo di ché saranno pronti all’uso.
Si nota subito che sono saponi “home-made”, ma personalmente amo quel tocco diciamo “rustico” della semplicità.

Balsamo labbra fai da te… miracoloso!

Cera d’api 20

Olio di Ricino 30
Burro di Karité 10
Olio di Riso 5
Tocoferile Acetate 10
Glicerina 5
Miele 10
Acqua alimentare di Arancio (quella che si usa per la Pastiera) 10
Olio essenziale di Arancio Dolce 5 gocce
Procedimento:
Si tratta di una cold cream e trovate le istruzioni qui.
Aggiungo solo un’avvertenza: frullate più che potete appena avete scaldato e sciolto gli ingredienti, cercando di fermarmi meno che potete finché non si solidifica quindi passate a mescolare a mano (ci vorranno 20-30 minuti in tutto).

Altrimenti, l’acqua rischia di separarsi e vedrete la vostra crema cosparsa di goccioline.

EDIT del 07/08/2010: QUI trovate la ricetta fotografata.

Ingredienti&Sostituzioni:
  • Scegliete gli oli e i burri che preferite secondo le loro caratteristiche. Ad esempio, visto che la cold cream si fa interamente a caldo, non è il caso di utilizzare oli termosensibili o che irrancidiscono facilmente. Oppure, tenete conto che il burro di cacao rischia di rendere il tutto troppo “duro”.
  • Il Tocoferile Acetate (emolliente e cicatrizzante) potete sostituirlo con del tocoferolo al 5%.
  • Per quanto riguarda il miele, scegliete quello che volete, magari non di Castagno che è un po’ amaro… 😉
  • Il resto sta a voi 😀

Maschera purificante 

1 cucchiaio di argilla bianca
1/2 cucchiaio di argilla verde
1 cucchiaio di acqua di Rose (astringente, va bene anche l’acqua di Hamamelis)
1/2 cucchiaio di succo di limone
2 gocce di olio vegetale a scelta
1 goccia di Tea Tree
3 gocce di Rosmarino

Il risultato è una pappetta grigiognola e pure un po’ puzzolente (Tea Tree e Rosmarino che pretendiamo! Image Hosted by ImageShack.us) e mi dispiace aver usato l’acqua di Rose che è così profumata, ma l’Hamamelis per ora non ce l’ho (mi dicono anche non avere un buon odore…).
Eccovi la solita foto e apprezzate le decorazioni per far apparire ‘sta maschera più appetibile… ehehe

L’ho tenuta su per 15 minuti, non di più perché ho la pelle sensibile (e comunque le maschere a base di argilla non vanno fatte seccare completamente in faccia).

Crema viso per pelle mista adatta all’estate 

Acqua 80
Xantana 0,5
Glicerina 3

Karité 0,5
Caprilico/Caprico Trigliceride 1
Vinaccioli 2
Jojoba 1
Cetilico 1
Cetyl Palmitato 1,5 (fattore di consistenza)
Sesquistereato 3
Antiranz 1gc (antiossidante)

Allantoina 0,5
Pantenolo 2
Proteine del grano 1
Bisabololo 10gc
Gel d’aloe 2 (volevo finirlo)
Paraben k 20gc

Oe di Lavanda 5gc (banale, ma ho appena acquistato un libro ad hoc sul profumo e prima o poi riuscirò a profumare decentemente Mr. Green)
Il colore è dato da una o due gocce di colorante alimentare rosso.

Crema viso antiage (con nuovi emulsionanti) 

Crema viso Antiage
(pelle grassa)

Acqua a 100
Glicerina 3
Carbomer (Carbopol Ultrez 21) 0.5
Xantana 0.1
Emulsionante MF (Sodium Stearoyl Lactylate) 3

Dicaprylyl Ether 1
Octildodecanolo 1
Burro di Karité 0.5
Emulsionante VE (Glyceryl Searate) 3

Olio di Argan 1
Olio di Borragine 0.5
Squalene vegetale (Insaponificabile) 0.5
Tocoferile Acetato 1
Sodio Jaluronato in soluzione 1 % 1
Ceramidi 1
Nanosomi Vit. A ed E 2
Pantenolo 1
Phenonip 0.5
Profumazione: Fragranza Iris

Procedimento:

Le indicazioni generali su come preparare una crema con emulsione a caldo, le trovate come sempre qui.

In questa crema ho utilizzato gli emulsionanti MF e VE acquistati su Aroma-Zone, entrambe al 3% (percentuale scelta in base alle indicazioni del sito e al mio istinto, la prossima volta proverò ad usarne un po’ meno).

Rispetto agli altri emulsionanti utilizzati finora, l’emulsionante idrofilo MF si scioglie nella fase acquosa ed è in polvere.
Personalmente, l’ho fatto sciogliere nel gel di Xantana a cui ho dato una scaldatina, al micronde, poi una mescolata veloce e si è sciolto facilmente. In seguito ho aggiunto il gel fatto con il carbomer (a questo proposito, vi segnalo un topic interessantissimo sul forum di Lola sugli usi e costumi del carbomer: link).
Ed ho riscaldato tutto fino a raggiungere i 70 gradi per emulsionare le due fasi.

L’emulsionante VE invece, si scioglie nella fase grassa degli oli e quindi non ci sono particolari accorgimenti da seguire rispetto al solito.

Sugli ingredienti…

Dicaprylyl Ether: olietto leggerissimo sintetico a doppio pallino verde da Biodizionario.it. Si assorbe velocemente e dà un tocco vellutato alla crema: ottimo!
Credo che si trovi solo dalla farmacia Vernile. Octildodecanolo: anche questo è un olio sintetico diciamo a pallino verde sul Biodizionario. Non occlusivo.
Sono oli particolarmente adatti alle pelli grasse e difficilmente troveremo oli vegetali così leggeri, tuttavia potete benissimo utilizzare l’olio più leggero che avete in casa (Aroma-Zone ne vende di tutti i tipi…). Nanosomi Vit. A ed E: qui potete trovare le spiegazioni sulle nanoemulsioni che di sicuro è spiegato meglio di come farei io!
Il vantaggio sta nel fatto che le nanoemulsioni facilitano la penetrazione dei principi attivi nella pelle.
Vitamina A ed E sono antiossidanti che impediscono a luce ed inquinamento di produrre i tanto temuti radicali liberi e quindi non possono che far bene contro le rughe 😀 Squalene vegetale: è l’Insaponificabile d’Olivo. Da Lola:

L’insaponificabile, la parte dell’olio che a contatto con soda caustica non diventa sapone, stimola i fibroblasti, contro l’invecchiamento è fantastico. Si trova in piccola percentuale nell’olio di soja (circa 3% se non ricordo male) il doppio nell’olio di oliva (ma puzza di insalata quindi evitiamo) in quantità altissima nel burro di karitè (circa 20%).

Fonte

Il resto mi sembra di averlo già spiegato e potete trovare le spiegazioni precedenti, utilizzando il motore di ricerca qui a lato.
Sull’olio di Argan ci stanno facendo “una capa tanta” già le case cosmetiche che se cercate con Google vi si apriranno infinite pagine!

Sulla crema…
Questa crema si assorbe alla velocità della luce e lascia subito la pelle morbidissima però non mi convince a pieno, quando la si spalma sul viso non è “morbida” come piace a me, sarà che a me piace “sentire” la crema sul viso, probabilmente a qualcun altro questo effetto non dispiacerebbe.
Non so se dipenda dagli emulsionanti o dai grassi che ho utilizzato perciò mi riservo di sperimentare ancora con questi due ingredienti e vi farò sapere.
Comunque non posso dire che non sia una buona crema (modesta, eh?).Fatemi sapere cosa ne pensate e come vi trovate con questi emulsionanti, se li utilizzate, perché io sono una principiante 😉

Crema alle vitamine A – C – E (pelle secca) 

Acqua a 100
Xantana 0,1
Carbomer (Carbopol Ultrez 21) 0,3
Glicerina 3

Olio di Jojoba 4
Caprilico Caprico 3
Tocoferolo (Vitamine E) 2
Burro di Karitè 2
Burro di Cacao 4
Cetilpalmitato 1
Alcool Cetilico 1
Metiglucosio Sesquistearato 3

Sodio Ascorbil Fosfato (Vitamina C) 1
Bisabololo 0,5
Retinil Palmitato (Vitamina A) 0,5 (circa 10 gocce)
Sodio Jaluronato 2
Allantoina 0,5
Paraben K (conservante di Behawe) 0,5 (circa 10 gocce)
Profumazione con fragranza senza allergeni 0,2

Procedimento:

Per il procedimento, vedi qui.

Se volete ispirarvi alle mie ricette (che presunzione direte voi…), potete utilizzare gli emulsionanti che preferite o che avete sottomano e non necessariamente quelli che utilizzo io (Alcohol Cetilico e Metiglucosio Sesquistereato). Anche la profumazione è a vostra scelta.
Insomma, quello che non si ha, o non si mette o si sostituisce 😀

Info sugli ingredienti…

Sodio Ascorbil Fosfato (Vit. C): lo so che vi starete domandano: “Ma la vitamina C non è l’acido ascorbico?”. Effettivamente lo è, ma nelle creme non è possibile utilizzare la vit. C in qeusta sua forma perché si ossida in poco tempo e di conseguenza, ci rimette anche la nostra pelle. Altrimenti, bisogna spignattarsi la crema ogni 3 giorni.
Perciò bisogna cercare una forma della vit. C più “stabile” che non ossidi nel tempo ed eccola qui 🙂
A seconda del tipo di carbomer che utilizzate, il sodio ascorbil fosfatopotrebbe rendere la crema più o meno liquida.. ma se utilizzate solo la Xantana il problema non si pone 😉 Retinil Palmitato (Vitamina A): derivato della Vit. A, questa è quella più facilmente reperibile per noi spignattatori (il Retinolo è vit. A pura mentre l’acido retinoico, un derivato, si trova solo nei farmaci). Tocoferolo: la Vit. E, antiossidante sia per gli oli che per la pelle.Il risultato è una crema abbastanza nutriente ma che non unge il viso. Sono soddisfatta!

Scrub al caffè (forse) anticellulite 

Ingredienti:

Fondi di caffè
Zucchero di canna
Olio a sceltaProcedimento:Mescolate gli ingredienti e lo scrub è pronto
Le dosi le lascio a voi, dipende da quanto ne volete fare: se da utilizzare al momento o se ne volete fare di più da mettere in un barattolo per utilizzarlo qualche altra volta.Se volete utilizzare il caffè da solo, lo scrub sarà molto delicato. Per quel che mi riguarda, amo sentire lo sfregamento e fortunatamente la mia pelle del corpo non è troppo delicata.
Si può preferire anche il sale che è ancora più levigante ma ho una preferenza per lo zucchero che sciogliendosi è anche idratante.

Scrub allo zucchero in vasetto

1/2 tazza di Burro di karitè all’Aloe

10 cucchiai di zucchero semolato bianco
1/2 cucchiaino di semi di Papavero
2 cucchiai di cera d’api vergine
Fragranza qualche goccia 
Coloranti alimentari rosso e blu
Procedimento:
Ho preso due ciotole e in ognuna ho messo 5 cucchiai di zucchero semolato bianco per preparare due impasti separati di diverso colore (potete sempre preparare prima uno e poi l’altro).
Nel frattempo, ho sciolto a bagnomaria la cera d’api che come ho detto, ho pesato praticamente a caso 😀
Una volta che la cera si è sciolta, ho aggiunto il burro di Aloe. Nella ricetta originale si raccomanda di scioglierlo con molta attenzione, di non scaldarlo  quindi troppo per evitare che l’aloe si separi dal burro.

Allora, una volta aggiunto il burro, ho spento il fuoco, ho cominciato a mescolare la cera e il burro e mentre quest’ultimo stava cominciando ad ammorbidirsi, ho tolto definitivamente tutto dall’acqua. Il composto non era completamente liquido ma molto fluido: ho pensato andasse bene lo stesso e non si è separato nulla.

La prima parte della missione era compiuta!

A questo punto, ho versato il tutto sopra una  delle due ciotole di zucchero ed ho mescolato per amalgamare.

In seguito, ho colorato di viola mescolando del colorante alimentare rosso e blu in pari quantità (che credevo non avrebbero colorato: se sono idrosolubili, come colorano i burri?! Mistero) ed ho aggiunto la fragranza e mezzo cucchiaino di semi di papavero.

Seguendo lo stesso procedimento, ho preparato il secondo impasto a cui ho aggiunto solo la fragranza, senza colorarlo né aggiungendoci i semi.
Adesso inizia la tricky part del nostro lavoro! 
La parte che richiede un po’ più di manualità ma non è niente di impossibile. 😀

E’ necessario un sacchetto per alimenti (il mio era da 3lt) che diventerà la nostra sac à poche da pasticcere per inserire il nostro scrub nel vasetto in senso verticale (come la foto in alto).

Scommetto che avete già capito cosa c’è da fare! Ma ve lo spiego lo stesso.

Per non utilizzare un sacchetto per  impasto, l’ho diviso idealmente in due parti: in un angolo ho inserito a cucchiaiate l’impasto viola e nell’altro l’impasto bianco.

A questo punto, l’ho messo in freezer per circa dieci minuti.
Una volta uscito dal congelatore, ho tagliato la punta dell’angolo viola così da trasformarlo in una sacca da pasticcere per fare questo (ho fatto poi lo stesso con la parte bianca):
L’impasto avanzato lo “spremuto” all’interno a strati fino a riempire il vasetto (ma non ne avevo abbastanza così come la voglia di  farne di ancora).
Il risultato mi sembra simpatico e originale, lo vedo bene come regalino sfizioso.

A pensarci, credo si potrebbe provare a preparare questo scrub a freddo senza l’aggiunta di cera d’api ma direttamente con il burro montato (uno qualsiasi va bene, che non sia troppo fluido però) a cui si aggiunge lo zucchero, i coloranti e la fragranza e poi si inizia la decorazione. La prossima volta farò così.

Stamattina l’ho provato sotto la doccia e devo dire che lascia anche la pelle morbida.

Così com’è dovrebbe conservarsi qualche settimana, non prelevatelo con le mani bagnate (fatevi lo scrub prima di sciacquarvi) e non lasciatelo dentro la doccia o a rischio che ci entri acqua.

Non mi resta che dirvi Buon scrub zuccherato a tutti!

Burro di karitè all’Aloe (alias Shealoe Butter) 

Burro di karitè 100gr (2 parti)

Gel d’Aloe 50 gr (1 parte)
Aperoxid TLA (antiossidante) 3 gocce
Procedimento:
Come vi accennavo, ho montato il burro di karitè a freddo, come spiegato in questo post.
Una volta che il burro era bello cremoso, ho aggiunto un po’ alla volta continuando a frullare con le fruste, il gel d’aloe finché non era del tutto incorporato nel burro (e soprattutto non si vedevano più goccioline di gel).
Ho aggiunto le 3 gocce di antiossidante e a questo punto,  potete profumare a piacimento (io non l’ho fatto perché questo burro lo userò per un altro spignatto).

Non ho aggiunto conservanti perché ipotizzo che bastino quelli del gel d’aloe e che l’aloe sia “interamente avvolto” dal burro così da non poter entrare in contatto con germi, muffe e batteri vari (come accade nei sottolio insomma) almeno finché la parte acquosa non si separerà (me la sto chiamando!).
Ma sarà il tempo a dire se ho ragione, ne lascerò un po’ da parte per vedere come evolve la situazione 🙂

Sostituzioni:
Usate l’antiossidante che avete in casa secondo le relative dosi: Tocoferolo, oleoresina di Rosmarino o Antiranz (di Behawe.com).
Considerazioni:
Come consistenza è un burro non troppo cremoso, ma morbido al tatto come lo vedete dalle foto – assieme ad un ramo della mia pianta di Aloe.

Come fare un balsamo per capelli

Poiché stiamo creando un’emulsione avremo due fasi: una con la fase acquosa e l’altra i cui mettiamo i grassi (scegliete oli adatti ai capelli meglio se leggeri), dell’alcohol cetilico – o cetilsterealitico – e il condizionante.
Come per le creme, scaldiamo le due fasi aspettando che il condizionante si sciolga, ci metterà un po’.
Quando tutto è bello caldo e sciolto versiamo tutta l’acqua nei grassi (NON fate viceversa che poi metà condizionante resta attaccato i lati del vasetto perché si raffredda alla velocità della luce, com’è successo a me )
Nel frattempo frullate con il minipimer, non serve frullare molto ma comunque finché non noterete che non ci sono più gocce di olio. A differenza delle creme che facciamo di solito, il balsamo non si addensa subito, ma lì per lì resta liquido. Infatti, si addenserà con il passare delle ore: diciamo che per osservare la densità finale, si può aspettare anche il giorno successivo.
Tuttavia, questa varia a seconda del condizionante che utilizzate e di quanto cetilico o cetilsterealitico utilizzate.
Mentre aspettate che si raffreddi, mescolatelo di tanto in tanto con un cucchiaio. Nel caso dell’Esterquat, frullate ogni 10 minuti per eliminare la pellicina che si forma in superficie.
A freddo (attorno ai 40°), potete aggiungere delle proteine idrolizzate del grano, della seta, del latte, ecc che hanno il compito di far da sostantivante: danno volume al capello. Si utilizzano di solito al 2%, dipende dal vostro tipo di capello – attente a metterne troppo che indurisce il capello.
Infine, si aggiungono conservanti e profumazione e non dimentichiamoci di regolare il ph che anche per i capelli dev’essere acido, al 5 circa.

Questo è quanto, spero di essere stata abbastanza precisa.

Per quel che mi riguarda, qualche tempo fa avevo provato a fare il balsamo all’esterquat copiando la ricetta pari pari dal solito forum di Lola dove potete trovare le dosi:

Procedimento:

usate un becher grande e alto, metteteci dentro
esterquat 8%
grassi vari 4-5%
cetilstearilico 5%

e mettete a scaldare a bagnomaria

a parte scaldate

acqua 78g
glicerina 3g

quando i grassi e l’esterquat sono sciolti togliete il becher dal bagnomaria, versateci dentro l’acqua tutto in un botto (mai fare il contrario) e con un frullatore ad immersione frullate fino a che diventa tutto bianco e uniforme (ci vorranno pochi secondi). Lasciate lì e continuate a dare colpetti di frullatore fino a raffreddamento ogni volta che vedete che si forma la pellicola sopra tipo crema pasticcera, circa ogni 10 minuti (nel frattempo fate altro). Quando sarà finalmente raffreddato, aggiungete 10 gocce di conservante ed eventuale profumazione, mescolate ed imbottigliate.
Conviene lavorare con almeno 200g di roba altrimenti non si riesce a frullare bene.

Mentre proprio ieri ne ho fatto un po’ al Behentrimonium Chloride che mi dispiace dirlo, ma districa molto di più
Ecco la ricetta, sempre ispirata a Lola (straaaaaano):

Fase A

acqua a 100
glicerina 3

Fase B

cetilico 3
behentrimonium chloride 5
olio di Karité + olio di Jojoba 5

Fase C

proteine del latte in polvere 2
quaternium-80 1
polyquaternium-7 1
phenonip 0,5 (10 gc)
fragranza al mirtillo
acido lattico

Il risultato è una crema densa ma non troppo, che scende tranquillamente dalla bottiglia. Aumentando o diminuendo il cetilico si può fare liquida o molto più densa quanto una maschera.
Comunque lo so che adesso qualcuno starà storcendo il naso, ma tant’è
E anche la mia coscienza ecobio è in rivolta, ma quando avete promesso ad un’amica un balsamo “districantissimo”…

MASCHERA / IMPACCO CAPELLI fai da te

Frulla 2 mele e 1 banana (questa è la proporzione), volendo si pu aggiungere 250 ml. Glicerina x idratare il capello. Metti il tutto in un vasetto da 500 gr. Di yogurt vuoto. Metti sui capelli x 10 min. E risciacqua senza ripassare lo shampoo.
IMPACCHI CAPELLI NATURALI
1) Per capelli sfibrati
Lascia a macerare per un’ora due cucchiai di fiocchi d’avena nel latte caldo, filtra il tutto. Fai raffreddare e applica sui capelli, lascia agire un quarto d’ora. Sciacqua abbondantemente con shampoo neutro ben diluito in acqua
2)Per capelli fragili
Mescola un vasetto di yogurt con un cucchiaio di miele, stendi uniformemente su tutta la lunghezza dei capelli, avvolgi con pellicola e lascia agire un’ora. Sciacqua e lava con uno shampoo fortificante.
3)Per capelli da nutrire
Mescolate due cucchiai di mandorle in polvere con due di olio di mandorle dolci. Distribuisci sui capelli dalla base alle punte, avvolgi nella pellicola e copri con un telo caldo. aspetta mezz’ora prima di lavare con uno shampoo specifico.
4)Per capelli secchi
L’olio extravergine di oliva assicura lucentezza e morbidezza ai capelli. Massaggiare qualche goccia sui capelli asciutti, su tutta la lunghezza del capello. Lasciar agire anche tutta la notte e lavare con cura.
5)Per capelli trattati
Preparare una crema con tre cucchiai di miele e tre di acqua tiepida, distribuire uniformemente sui capelli e aspettare un’ora prima di lavare con uno shampoo delicato. Per mantenere l’aroma, scegli uno shampoo al miele
6) Per capelli spenti
Il limone è da usare per ammorbidire e nutrire i capelli. Versare mezzo limone spremuto nell’acqua del risciacquo
7)Per capelli d’oro
Bagna i capelli con la birra, massaggia per tutta la lunghezza e lascia in posa dieci minuti. Lava con uno shampoo adatto ai capelli biondi e con riflessi chiari.
8) Per capelli castani
Fai bollire una manciata di foglie d’acero per un quarto d’ora, lascia un’ora in infusione e filtra. Aggiungi due cucchia di aceto di mele all’acqua di foglie d’acero e usala nell’ultimo risciacquo.
IMPACCO CAPELLI SUPER NUTRIENTE E LUCIDANTE
1 cucch. Olio oliva, cucch.no karitè puro, 1 cucch.no olio jojoba, 1 cucch.no olio lino.
Mescola il tutto e lascia scaldare sul termosifone o a bagno maria (deve essere tiepido e ben sciolto). Metti in testa x 1 ora (copri con alluminio e scalda con phon: effetto bomba!). poi lava i capelli.
Impacco per capelli devitalizzati: frullate un grappolo d’uva e applicate direttamente sul cuoio capelluto e sui capelli. Massaggiate delicatamente e lasciate riposare per mezzora. Lavate come al solito.
IMPACCO CAPELLI NUTRIENTE
1 albume, 5 cucch. Di yogurt.
Mescola gli ingredienti e mettili sui capelli umidi. Tieni in posa x 15 min. e poi lava come di consueto.
MASCHERA ALLACQUA DI RISO
E una ricetta giapponese x districare e ammorbidire i capelli. Fai bollire un pugno di riso in 2 bicch. Dacqua non salata, scola e tieni lacqua. Una volta raffreddata, versala sui capelli dopo lo shampoo e tienila x 5 minuti. Risciacqua ed eventualmente passa il balsamo.
IMPACCO PER CAPELLI SFIBRATI E TENDENTI AL GRASSO
Mescola vasetto di yogurt intero non da frigo con del succo di limone o darancia sempre non da frigo. Se i capelli sono lunghi puoi aggiungere una banana schiacciata molto matura. Tieni in posa una ventina di minuti avvolto nella pellicola. E poi lava i capelli come di consueto.
IMPACCO PER CAPELLI SECCHI E SFIBRATI
Per rinforzare i capelli preparate un impacco con 25ml di olio di ricino e 25ml di olio di germe di grano in cui miscelerete 5 gocce di olio essenziale di rosmarino e 10ml di aceto di mele. Applicate uniformemente sui capelli asciutti e lasciate agire per mezz’ora-un’ora circa.
Lavate i capelli con uno shampoo neutro.
IMPACCO PER CAPELLI SFIBRATI E CON DOPPIE PUNTE
Se i vostri capelli sono particolarmente sfibrati e presentano doppie punte applicate localmente, prima di ef-fettuare qualsiasi impacco, una fiala di Sabina.
Dopo aver lasciato agire la fiala ed avere sciacquato abbondantemente, utilizzate il seguente preparato: mi-scelate con un tuorlo d’uovo, 1 cucchiaio di olio di germe di grano, 1 di aceto di mele e 1 di jojoba, 5 gocce d’essenza di rosmarino e 5 di camomilla. Distribuite uniformemente sui capelli e lasciate agire per circa 30 minuti, dopodiché lavate i capelli con uno shampoo di quelli descritti e sciacquate abbondantemente.
PER CAPELLI SECCHI
Potete utilizzare un impacco nutriente con 30ml di olio di ricino, un tuorlo d’uovo e 5 gocce d’essenza di la-vanda.
Miscelate e applicate, distribuendo in modo uniforme, sui capelli. Proteggete poi la testa con una cuffia o un telo e lasciate agire per un paio d’ore. Lavate i capelli con uno shampoo neutro.
Potete ripetere il trattamento due-tre volte al mese.
RINFORZARE I CAPELLI
Preparate un impacco con 25ml di olio di ricino e 25ml di olio di germe di grano in cui miscelerete 5 gocce di olio essenziale di rosmarino e 10ml di aceto di mele. Applicate uniformemente sui capelli asciutti e lasciate agire per mezz’ora-un’ora circa.
Lavate i capelli con uno shampoo neutro.
IDRATANTE PER CUOIO CAPELLUTO all’olio doliva e al limone
Mescola quattro cucchiai di succo di limone fresco con una tazza di olio doliva tiepido. Massaggia delicatamente il cuoio capelluto e rilassati in un bagno tiepido per 15 minuti. Procedi con lo shampoo e risciacqua come al solito.
IMPACCO CAPELLI PRE SHAMPOO IDRATANTE
mischia olio d oliva,succo di limone e aceto di mele (l’olio deve prevalere)ungi i capelli ma solo le lunghezze e le punte,non le radici,tieni in posa più ke puoi ma almeno un ora,poi fai lo shampo e il balsamo,miglioreranno già dalla prima volta ma se sei costante è meglio!
TRATTAMENTO A CALDO X CAPELLI
2 cucch. Olio oliva, 1 cucch. Miele.
Mescola il tutto in un recipiente e fai riscaldare a bagno maria finchè non diventa ben caldo. Applica il composto sui capelli dalle radici alle punte. Copri con una cuffietta e tieni 15 min. Poi lava i capelli.
TRATTAMENTO RIVITALIZZANTE CAPELLI
1 avocado medio, 1 cucch. Miele.
Schiaccia e mescola il composto. Massaggia sui capelli e lascia in posa 20-30 min. Poi lava.
TRATTAMENTO CAPELLI SCIUPATI DAL CLORO
1 uovo, 1 guscio duovo pieno dolio doliva, cetriolo.
Frulla il tutto e metti sui capelli x 10 min. Poi lava.
Fallo 1 volta al mese.

Impacco per capelli con miele ed olio

Tra i più antichi rimedi naturali per i capelli, l’impacco con miele e olio affonda le sue radici nella notte dei tempi, nelle tolette delle nostre bisnonne e nella conoscenza cosmetica atavica tramandata per generazioni. Replicarlo è semplice e bastano 5 cucchiai di miele e 3 di olio d’oliva, da ridurre a 2 se i vostri capelli non sono troppo secchi.

Mescolate insieme i due ingredienti fino ad ottenere una pappetta abbastanza omogenea e poi distribuite accuratamente sui capelli, insistendo sulle lunghezze. Coprite i capelli con una cuffietta o uno strato di pellicola per alimenti, per favorire la penetrazione dell’impacco e lasciate in posa per 30 minuti. Poi lavate come di consueto.

Le proprietà emollienti e nutrienti di olio e miele renderanno i capelli morbidi, setosi e lucidi e renderanno la piega più semplice e duratura. Ripetendo il trattamento periodicamente, si preverranno efficacemente anche quelle fastidiose doppie punte e il temibile effetto paglia.

 

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La buccia d’arancia è un problema serio per molte donne, che spesso si trovano disorientate a causa di un mercato che propone prodotti con il solo scopo di arricchire il produttore a discapito delle nostre tasche… Oggi però ci prenderemo cura della nostra cellulite facendo fronte a questa situazione con 5 rimedi anticellulite fai da te 100% naturali ed a costo zero.

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crema anticellulite fai da te
semplice crema anticellulite fai da te molto efficace

E’ stato dimostrato che utilizzare una crema anticellulite può essere un ottimo coadiuvante nella lotta contro la buccia d’arancia, a patto che non contenga sostanze potenzialmente tossiche o che al contrario ne favoriscano lo sviluppo.  Un’ ottima crema anticellulite fai da te molto efficace ed economica si può ottenere riutilizzando i fondi del caffè ed una qualsiasi crema idratante che hai già in casa ed usi abitualmente (in alternativa puoi usare dell’olio d’oliva).

Preparazione ed applicazione della crema anticellulite fai da te al caffè:

In una ciotola metti il fondo del caffè ed aggiungi la crema idratante mescolando di volta in volta fino ad ottenere un composto omogeneo. Applica la crema e massaggia la parte interessata dai 5 ai 10 minuti per tre volte la settimana. Finita l’applicazione risciacqua con acqua ed asciuga. In alternativa puoi applicare la crema anticellulite facendo un impacco da ricoprire con la pellicola trasparente da lasciare per circa 25 minuti.

Le proprietà della caffeina aiutano a riattivare la circolazione rendendo questa crema anticellulite fai da te estremamente efficace ma sopratutto economica e facile da preparare.

2. Massaggio Anticellulite Fai Da Te

Dopo aver preparato la nostra crema contro la cellulite fatta in casa, entriamo nel dettaglio del secondo rimedio che migliorerà la sua applicazione, ovvero il massaggio anticellulite fai date!

La prima regola fondamentale da ricordare quando si effettua un massaggio anticellulite fai da te è che bisogna SEMPRE procedere dal basso verso l’alto quando si massaggiano le gambe, e comunque in ogni caso è importante assecondare la circolazione venosa andando in direzione del cuore senza mai contrastarla.

La tecnica più efficace per un buon massaggio anticellulite fai da te è quella della Palpazione e Rollaggio

Questa tecnica consiste nel prendere una porzione di pelle con entrambe le mani in modo da creare una piega tra le dita ed i pollici che andrà poi “rollata” dal basso verso l’alto creando una specie di onda.

Questo massaggio anticellulite fai da te può essere facilmente applicato su tutto il corpo anche se la zona dei glutei rimane la meno semplice da massaggiare.

3. Fanghi Anticellulite Fai Da Te

Abbiamo già trattato i migliori fanghi anticellulite in un altro articolo, ma ora ci concentreremo su uno specifico fango anticellulite che può essere facilmente preparato in casa e che sfrutta le proprietà della teobromina contenuta nel cacao che aiuta a liberare i grassi immagazzinati sotto la pelle, le proprietà del sale che aiuta a drenare i liquidi e quelle della caffeina di cui abbiamo già parlato.

fango anticellulite fai da te
miglior fango anticellulite fai da te

Ingredienti per la preparazione del fango anticellulite fai da te:

  • 4 unità (cucchiaini) di cacao amaro in polvere
  • 2 unità di sale grosso
  • 1 fondo di caffè della moka per 4 persone
  • acqua tiepida

Preparazione ed Applicazione:

In una ciotola mettere i 3 ingredienti solidi e mescolare bene, poi molto gradualmente aggiungere l’acqua tiepida e continuare a mescolare fino ad ottenere la consistenza tipica del fango. Attenzione a non farlo troppo liquido perché potrebbe colare durante l’applicazione.

Con un pennello a setole ruvide o anche semplicemente con le mani, applicare il fango anticellulite sulle zone interessate e ricoprire con la pellicola trasparente per 30 minuti, poi rimuovere la pellicola e risciacquare con acqua.  Ripetere l’applicazione del fango anticellulite fai da te dalle 2 alle 3 volte a settimana.

4. Scrub Anticellulite Fai Da Te

E’ possibile esfoliare e purificare la pelle mentre combattiamo la cellulite? Di seguito vi proponiamo un semplice scrub anticellulite fai da te  che renderà la vostra pelle più liscia e ridurrà la cellulite senza dove spendere un centesimo in costosi prodotti farmaceutici.

scrub anticellulite fatto in casa
scrub anticellulite fatto in casa

Come nei precedenti rimedi fai da te, andremo ad utilizzare elementi che già abbiamo in casa come il caffè  macinato, ilsale grosso ed un olio essenziale a vostro piacere come ad esempio quello di mandorle  (in caso potete sostituirlo sempre con l’olio di oliva).

Preparazione ed applicazione dello scrub anticellulite fai da te:

In una ciotola mescolate 5 cucchiai di caffè macinato, 3 cucchiai di olio di mandorle e del sale grosso (in alternativa possiamo utilizzare dello zucchero di canna per le pelli più sensibili). Applicate lo scrub durante la doccia o alla fine del vostro bagno rilassante e massaggiate per un paio di minuti, poi risciacquate con acqua. E’ consigliabile utilizzare un guanto esfoliante per levigare meglio la pelle.

5. Miglior Rimedio Anticellulite Fai Da Te

Se hai letto il nostro articolo sulla causa principale della cellulite saprai già che gli esercizi anticellulite sono in assoluto il rimedio più efficaceper eliminare definitivamente la buccia d’arancia e riavere finalmente il tuo corpo liscio e tonico.

In questo caso però gli esercizi anticellulite fai da te eseguiti in casa devono comunque essere prescritti da un esperto del settore e non improvvisati, perché la maggior parte degli esercizi proposti nei centri fitness o di body building tendono a peggiorare la cellulite a causa di una scorretta stimolazione muscolare.

Scopri come preparare i fanghi anticellulite fai da te per combattere la vita sedentaria e la predisposizione genetica che favoriscono l’insorgere della cellulite.

Fanghi anticellulite fai da teMolte donne, di qualsiasi età, si vedono combattere la cellulite, un problema  ma antiestetico molto diffuso. Molto spesso la cellulite influenza negativamente anche la vita sociale, si rinuncia ad una giornata al mare o in piscina. Sbagliatissimo!

Prima di tutto perchè la cellulite non deve essere visto come un ostacolo o un difetto che impedisce il divertimento e secondo perchè esistono molti rimedi, facili, naturali ed efficaci.

Combattere la cellulite con la prevenzione

Sicuramente e come in tutte le cose, la prevenzione è la miglior cura. Prendersi cura del proprio corpo fin da subito è il rimedio migliore!

Praticare dello sport o qualsiasi attività fisica migliora la circolazione e l’elasticità di pelle e tessuti. Una dieta equilibrata povera di grassi, soprattutto quelli saturi, e ricca di legumi e verdure.

Da Evitare

  • Evitare alcolici, tabacco e caffè che compromettono la circolazione
  • Indumenti troppo stretti e tenere troppo a lungo le gambe accavallate riduce la circolazione.

L’uso di creme anticellulite o di oli adatti come l’olio di moringa possono prevenire l’insorgere della cellulite. Aggiungere per esempio alcune gocce di olio essenziale di limone, rosmarino (da non usare in gravidanza), cannella, agrumi nella crema che usate abitualmente.

Prova i fanghi anticellulite fai da te

Vediamo adesso come preparare un fantastico fango anticellulite con ingredienti che tutti abbiamo nelle nostre cucine :

  • Cacao amaro in polvere
  • Fondo di caffè
  • Sale grosso
  • Acqua tiepida
  • OE o olio di mandorle dolci (facoltativi)

Mischia 4 cucchiai di cacao amaro, il fondo di caffè, 1 o 2 cucchiai di sale grosso.

FANGHI ANTICELLULITE: 5 RICETTE FAI DA TE

In questo articolo vi propongo 5 ricette davvero efficaci per realizzare dei fanghi anticellulite fai da te con ingredienti che tutti hanno in casa. Assolutamente da provare!

Uno dei problemi più fastidiosi per le donne è la cellulite. Si stima che essa colpisca circa l’85% della popolazione femminile italiana.

Nella lotta contro la cellulite vi sarà forse capitato di imbattervi in creme e fanghi anticellulite, numerosi in commercio, che hanno avuto solo l’effetto di alleggerire il vostro portafogli.

Oggi vi propongo alcune ricette di fanghi fai da te che potrete realizzare con un costo bassissimo; ne apprezzerete i risultati!

L’applicazione regolare di questi fanghi, abbinata ad una regolare attività fisica, potrà apportare benefici evidenti contro questo inestetismo così diffuso.

RICETTA N°1 : RICETTA BASE

Questa prima ricetta è la più semplice e necessita di due soli ingredienti che tutte voi avrete in casa.

Ingredienti:

  • 6 cucchiai di cacao amaro
  • Acqua tiepida

Procedimento:
Mischiare il cacao amaro con dell’acqua tiepida sino ad ottenere un fango della giusta consistenza.
Il cacao ha effetto anticellulite grazie alla presenza di teobromina, un alcaloide che penetra nella pelle. Questa sostanza è nota per stimolare il rilascio di grasso immagazzinato.

RICETTA N°2 : FANGO CACAO- CAFFE’

La seconda ricetta prevede l’impiego di qualche ingrediente in più, sempre reperibile nelle nostre dispense, che lo rende ancora più efficace.
La presenza di caffeina intensifica l’azione anticellulite del cacao e il sale grosso ha effetto tonificante e drenante.

Ingredienti:

  • 5 cucchiai di cacao amaro
  • 2 fondi di caffè
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 1 tazzina di caffè ristretto
  • acqua tiepida qb

Procedimento:

  1. Mischiare tutti gli ingredienti in una ciotolina (tranne il sale) fino ad arrivare alla consistenza giusta che permetta al fango di non colare una volta applicato.
  2. Infine aggiungere il cucchiaio di sale grosso e dare un’ultima mescolata.

RICETTA N°3 : FANGO CACAO- TE’ VERDE

Questa ricetta prevede l’utilizzo del tè verde che è ottimo per combattere la cellulite per il suo contenuto di teobromina e caffeina. Gli oli essenziali sono depurativi e drenanti.

Ingredienti:

  • 6 cucchiaini di cacao amaro
  • 1 fondo di caffè
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • Infuso di tè verde qb
  • 2 gocce di olio essenziale di arancio amaro
  • 2 gocce di olio essenziale di ginepro

Procedimento: 

  1. Mischiare tutti gli ingredienti in una ciotola come per le ricette precedenti.
  2. Infine aggiungere gli oli essenziali e il sale grosso.

RICETTA N°4 : FANGO ARGILLA

Questo è un ottimo fango anticellulite per la presenza di argilla che è in grado di assorbire per osmosi liquidi e prodotti di scarto del metabolismo e, inoltre, attiva la rigenerazione dei tessuti.

Ingredienti:

  • 6 cucchiaini di argilla verde ventilata
  • 1 fondo di caffè
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • 2 gocce di olio essenziale di limone
  • 2 gocce di olio essenziale di rosmarino
  • Infuso di tè verde qb

Preparazione:

  1. Preparare l’infuso di tè verde e miscelare insieme l’argilla, l’olio di oliva e il fondo di caffè.
  2. Una volta raggiunta la giusta consistenza, aggiungete gli oli essenziali.

RICETTA N°5 : AVOCADO E SALI DEL MAR MORTO

Quest’ultima ricetta prevede l’utilizzo dell’avocado e dei sali del mar morto che, grazie alle loro proprietà, sono ingredienti ottimi per combattere la cellulite.

Ingredienti:

  • Polpa di un avocado
  • 2 cucchiai di sali del mar morto
  • 2 cucchiai di argilla
  • 2 cucchiai di amido di riso
  • 2 gocce di olio essenziale di limone
  • Infuso di tè verde qb

Preparazione:

  1. Sbucciate l’avocado e ricavate la polpa; frullate in modo da ottenere una crema.
  2. Unite in un contenitore l’avocado frullato, l’argilla, l’amido e mischiate insieme gli ingredienti con il tè verde fino a ricavare un fango della giusta consistenza.
  3. Aggiungete alla fine i sali del mar morto e l’olio essenziale di limone.

Visto che non si butta mai via niente, una volta che avrete sciacquato via i fanghi, potrete utilizzare il nocciolo dell’avocado per effettuare un massaggio anticellulite con olio di oliva e olio essenziale di rosmarino.

MODALITA’ DI APPLICAZIONE E TEMPI DI POSA

Dovrete applicare i vostri fanghi sulla pelle asciutta. Applicare sulle zone da trattare e ricoprirle con la pellicola trasparente.

Tutti i fanghi vanno tenuti per un tempo minimo di 30 minuti.

Terminare sempre il trattamento con getti di acqua fredda.

fonte: http://www.naturalonly.it/2013/05/fanghi-anticellulite-5-ricette-fai-da-te/

UIDA: COME CREARE UN PROFUMO

La scelta del profumo che usiamo è importante, quasi più di quella che dobbiamo fare nei confronti delle creme e degli altri prodotti per la cura e l’igiene del corpo; i profumi infatti sono composti principalmente di sostanze con basso peso molecolare e quindi penetrano molto facilmente nella cute.

guida come creare un profumo maturale in casa fai da teDa che cosa sono composti i profumi non naturali?

Prima di spiegare uno dei più antichi e semplici metodi per creare un profumo (arte che risale a migliaia di anni fa) occorre aprire una piccola parentesi sulla situazione attuale, in riferimento soprattutto ai principali profumi e cosmetici profumati presenti in commercio.

La maggior parte dei prodotti cosmetici presenti in commercio (profumi ma anche bagnoschiuma, saponi, creme e lozioni) contengono profumazioni sintetiche; le più diffuse sono quelle che fanno parte del gruppo degli ftalati (in particolar modo il dietilftalato o DEP) e i muschi policiclici: galaxolide (HHCB) e tonalide (AHTN). L’origine queste sostanze non è naturale, e nemmeno “di sintesi” come quelle tollerate dal nostro organismo (non è per esempio il caso dell’ allantoina che, pur essendo ormai prodotta in laboratorio per evitare l’uso massiccio delle piante, ha pur sempre una derivazione naturale: l’acido urico). Gli ftalati, per esempio, si ricavano dalla naftalina, che a sua volta si ricava dal catrame, dal carbone, dal petrolio. Vengono usati non solo nei profumi: il loro utilizzo principale è la produzione del w:PVCIl loro uso massiccio è oggetto di controversie da più di dieci anni. Queste sostanze sono molto leggere e quindi facilmente penetranti nell’organismo, i produttori tuttavia affermano che l’organismo non li trattiene e non è ancora stato provato che tali sostanze provochino allergie o asma o irritazioni o cancro (principali accuse mosse contro il loro uso nei prodotti cosmetici da: The Toxicologist (2003) GreenPeace (2005).)

Come creare un profumo naturale fai da te:

Veniamo finalmente al cuore della nostra guida: come creare un profumo 100% naturale. Si tratta di un procedimento molto semplice, a base di alcool puro che sfrutta il potere degli oli essenziali. Per produrre il vostro profumo personale perfetto dovreste avere imparato come calibrare le note olfattive, seguendo questa guida, ma se non lo avete fatto potete seguire i nostri consigli e riprodurre le nostre ricette, avrete sicuramente un profumo originale che nessun vostro amico o collega troverà in commercio. Utilizzeremo una tecnica antica, che risale forse al tempo degli antichi Egizi (che però usavano l’olio anziché l’alcool): l’alcool puro non fa male alla pelle, l’importante è non abbondare, non farne un uso improprio e mantenerla sempre idratata e nutrita con prodotti naturali specifici. Se si è allergici all’alcool lo si può sostituite con l’olio di jojoba o l’olio di mandorle dolci, o quello di nocciolo di albicocca. Per aumentare la persistenza del nostro profumo nel tempo utilizzeremo tutte e tre le note olfattive, quella di testa, di cuore e di fondo.  Se useremo solo la nota di testa il profumo arriverà e se ne andrà subito, lasciando poca traccia di sè, se utilizzeremo solo quella di fondo le sensazioni arriveranno tardi e saranno poco emotive. La creazione di un profumo è un procedimento lungo, ma soprattutto accurato se si vuole ottenere una combinazione perfetta.

Ricetta base:

  • 30 ml di Alcool Buongusto
  • dalle 40 alle 80 gocce di olio essenziale.

Aggiungete all’alcool gli oli essenziali, partendo dalle note di fondo, poi quelle di cuore e infine quelle di testa, usate un numero di gocce dalle 40 alle 80, ma è consigliato  rimanere sulle 60-70 gocce, in modo da poterne aggiungere altre per “aggiustare” la profumazione secondo le vostre necessità. Il recipiente deve essere piccolo in modo che rimanga poca aria al suo interno, per evitare il disperdersi veloce delle note di testa. Aggiunte tutte le gocce di olio essenziale agitate bene finché queste non si sono completamente sciolte. Fatelo maturare al buio per un mese senza più aprirlo. Dopo un mese agitate il contenuto, odorate e, anche se in un primo momento i profumi dei singoli oli erano distinguibili, ora gli aromi saranno fusi creando un’unica essenza.

Come “aggiustare” l’essenza del tuo profumo:

Può capitare che nel profumo creato ci sia una nota che predomini sulle altre, per porre rimedio possiamo scegliere due strade. La più istintiva è quella di aggiungere altre gocce degli altri oli essenziali che sentiamo meno di quella predominante; è una buona strategia ma richiederà circa un altro mese di maturazione per scoprire se la nuova combinazione è quella che desideriamo, inoltre (spesso) il profumo ci rimane in testa ed è difficile poi essere obbiettivi sull’analisi della nuova formula. La seconda alternativa invece prevede l’aggiunta di oli essenziali detti “armonizzatori”: l’olio essenziale di mandarino e quello dilavanda. Si usano, di solito, per armonizzare profumazioni troppo forti.

Come Fare un Profumo Naturale

I profumi hanno un costo molto elevato. Una bottiglia di un profumo di marca, come Ralph Lauren o Chanel, può costare anche €50-€100; un prezzo molto alto se pensi che la fragranza non è nemmeno unica! Ecco come creare la tua fragranza personalizzata spendendo molto meno e con pochi ingredienti.

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Utilizza la formula base del 15-30% di oli essenziali, e 70-80% di alcool puro, come vodka, e il 5% di acqua distillata, o acqua termale. L’olio essenziale può essere sostituito con degli oli aromatici, che sono più economici. Gli oli essenziali sono facili da reperire presso erboristerie o negozi di prodotti naturali. Gli oli essenziali acquistati presso le erboristerie non sono sempre naturali, ma funzionano comunque bene. Riponi il tuo profumo in un piccolo bicchiere o in un contenitore di plastica. Puoi anche trovare delle belle bottiglie vintage presso mercatini e negozi di articoli usati.
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Nota che dovrai fare delle prove usando diversi tipi di oli essenziali per creare la fragranza perfetta. Per cominciare, mescola ¼ di tazza di vodka pura con 5 gocce di olio essenziale o aromatico. Lascia riposare il composto per almeno 48 ore, fino a un mese, in base all’intensità di profumo che vuoi ottenere. Più a lungo lo lascerai riposare, più intensa sarà la fragranza. Dopo avere lasciato riposare il profumo, aggiungi 2 cucchiai di acqua distillata. Se il profumo è troppo intenso, aggiungi altra acqua fino a ottenere l’intensità desiderata. Per fare durare il profumo più a lungo, aggiungi un cucchiaino di glicerina. La glicerina è un liquido neutro, incolore e denso. Puoi acquistarla presso un qualunque negozio che vende detergenti. Quando è aggiunta all’alcool e all’acqua, la glicerina rimane liquida e aiuta gli altri ingredienti a sciogliersi meglio e più velocemente.

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    Quando sarai pronto per iniziare a mescolare oli essenziali o aromatici per creare una fragranza unica, ricorda che gli oli essenziali hanno tre diverse note. Le prime sono le note di fondo, che persistono sulla pelle più a lungo delle altre. Queste note includono olio di vaniglia, cannella e sandalo. Le seconde note sono quelle di cuore, di media persistenza, ma meno consistenti rispetto alle note di fondo. Queste note includono olio di citronella, geranio, neroli e ylang-ylang. L’ultima nota è quella di testa, che completa la fragranza. Queste note sono molto più volatili rispetto alle altre, ma hanno un impatto molto importante sul profumo; tra queste: olio di rosa, lavanda, gelsomino, bergamotto e orchidea. Quando crei un profumo con più di una fragranza, aggiungi sempre la nota di fondo per prima, poi la nota di cuore, e infine quella di testa.
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    Consulta internet! Online puoi trovare moltissime ricette di profumi. Anche se combinare le varie fragranze può essere divertente, ottenere una fragranza che non ti piace è frustrante. Ora che conosci le basi della produzione dei profumi, prova a regalarli per compleanni o per Natale; chi non amerebbe ricevere un profumo unico e personalizzato?
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    Finito.

    fonte: http://it.wikihow.com/Fare-un-Profumo-Naturale

    Come fare la lacca per capelli in casa 

Se siete appassionate di cosmetici naturali, meglio se low cost e fai da te, e avete già provato, di sicuro con ottimi risultati, a fare lo shampoo in casa con la farina di ceci, così come indicato da Laura, o siete riuscite a donare vitalità e splendore ai vostri capelli con le lozioni a base di aceto che io stessa vi ho consigliato qualche tempo fa, di sicuro vi interessa la ricetta che sto per darvi.

Come avrete già visto dal titolo, si tratta della lacca per capelli fatta in casa. Per realizzarla non vi occorre altro che una tazza di acqua, succo di limone e un pò di pazienza.

Vi interessa? Se è così leggete il seguito di questo post. Vedrete che è davvero facilissimo.

Lacca per capelli al limone

Ingredienti

1 tazza di acqua;

il succo di un limone;

una scorza di limone.

Procedimento

Mescolate all’acqua il succo di un limone grosso e maturo, quindi immergete dentro alla mistura così ottenuta una scorzetta di agrume. Riponete in frigo e lasciate riposare per almeno una settimana.

Intanto procuratevi un recipiente con spruzzatore (evitate di riutilizzare quello dello sgrassatore al sapone di marsiglia, meglio acquistarne uno nuovo di zecca, lo trovate in un qualsiasi negozio di casalinghi e, in genere, costa pochissimo) dentro al quale, trascorso il tempo indicato, verserete la vostra lacca per capelli fatta in casa.

Neanche a dirlo, si usa come una comunissima lacca per capelli, allo stesso modo infatti tiene perfettamente la piega ed emana un ottimo profumo (forse anche migliore). A differenza delle altre però non nuoce in alcun modo nè alla salute nè all’ambiente. Oltre ad essere economica quindi è davvero ecologica.

Come sempre, vi invitiamo a provare e a farci sapere come vi siete trovate ( o trovati, è chiaro che va benissimo anche per gli uomini!).

Shampoo fatto in casa con la farina di ceci 

Vi ho spesso parlato di creme e balsami per capelli utilizzando ingredienti naturali, ma esiste un metodo per fare in casa uno shampoo che non inquini, sia economico e naturale? Certamente. La farina di ceci viene in nostro aiuto.

Dopo 1000 esperimenti senza risultato e dopo esservi rassegnate a comprare shampoo biologici carissimi, oggi finalmente trovate la risposta che cercavate nello shampoo con la farina di ceci! Sarete sicuramente all’inizio scettiche ma tentar non nuoce anche perchè la ricetta è economicissima!

Ingredienti:
– farina di ceci
– acqua tiepida
Preparazione
: Formare in una ciotola una pastella morbida mescolando con una forchetta la farina e l’acqua calda. Distribuire la pastella sulla testa e massaggiare delicatamente con i polpastrelli. Attendere 2 minuti e sciacquare. Se i capelli sono lunghi e si annodano potete mescolare un pò del vostro balsamo e torneranno districabili. Si può personalizzare il composto con 3-4 gocce di un olio essenziale a scelta tra quelli che hanno anche proprietà benefiche per il cuoio capelluto:

– problemi di forfora: timo, rosmarino, tea tree
– coadiuvante anticaduta: timo, rosmarino
– prurito: menta piperita, eucalipto, lavanda
– cute sensibile: lavanda
– eccesso di sebo: limone, lemongrass

Usare uno shampoo fatto in casa inizialmente non entusiasma perchè i capelli appaiono crespi, ribelli e indomabili (questo succede perchè i nostri capelli sono troppo abituati a sostanze come tensioattivi e siliconi, contenuti nella maggior parte degli shampoo commerciali). Con un po’ di costanza i capelli ritroveranno morbidezza, luminosità e saranno molto più sani.

Ecco inoltre alcuni consigli per avere capelli forti e sani:

1. Evitare il fumo, la nicotina si deposita a livello cutaneo, danneggiando il capello e favorendone la caduta;
2. seguire un’alimentazione ricca e bilanciata in tutti i suoi componenti: proteine, glucidi, lipidi, sali minerali e vitamine;
3. I capelli sono formati da cheratina composta, tra gli altri, da due aminoacidi cistina e lisina contenuti anche in carne e pesce;
4. Può essere utile consumare integratori a base di cistina e lisina o contenenti le vitamine A, E, e gruppo B o sali minerali come il ferro, lo zinco, il rame, il selenio e lo zolfo. Le vitamine e i sali citati possono essere assunte anche con gli alimenti e crediamo fermamente sia preferibile.

Balsamo fatto in casa: capelli lucenti senza spendere troppo

Croce e delizia di molte donne, quando poi si tratta di andare dal parrucchiere ci pensiamo tantissime volte perchè prese dalla paura che la forbice tagli qualche centimetro in più. Ed ecco che nel frattempo i capelli crescono e diventano più secchi alle punte e risulta difficile pettinarli. Se proprio ancora non vogliamo saperne di tagliarli, possiamo aspettare ancora un pò usando delle buone maschere per capelli. In commercio ce ne sono tantisssime e dai prezzi più svariati, ma come non credete che Madre Natura ci abbia fornito degli elementi necessari per avere una chioma bella e fluente?

Lo sapevate che la maionese può essere usata come balsamo? Non quella del supermercato ovviamente, che di naturale ha ben poco, ma una maionese, semplice, economica, fatta in casa. Va applicata semplicemente sui capelli bagnati,  che saranno poi pettinati e avvolti con un telo di plastica. Lasciare agire per 20-30 minuti e sciacquare abbondantemente. La maionese contiene oli vegetali che ammorbidiscono il capello. A loro volta, anche le uova, ingredienti essenziali nella maionese, lisciano e rafforzano il capello. Il limone li rende più lucenti.

Avete finito il balsamo?

Che ci crediate o no, un balsamo davvero efficace è l’ammorbidente usato per lavare i vestiti. Per usarlo sui capelli occorre però diluirlo, poiché è molto concentrato. Soluzione: 1 bicchiere di acqua con ¼ di ammorbidente. Servirà per lisciare i capelli e sciogliere i nodi e le increspature.

Maschere per capelli Fai da Te

Maschere capelli fai da te

Ecco a voi una ricca raccolta di maschere per capelli di tutti i tipi (lisci, ricci, crespi, stressati, colorati, ecc..) che vi aiuterà a curare i capelli con semplici ed efficaci impacchi da preparare direttamente a casa vostra.
 

Impacco per capelli sfibrati

impacco capelli Lasciare a macero per circa un’ora due cucchiai di fiocchi d’avena in un recipiente contenente latte caldo. Filtrare il tutto. Far raffreddare e applica sui capelli e lasciare agire per un quarto d’ora. Sciacquare abbondantemente con shampoo neutro ben diluito in acqua. I capelli saranno più forti già dalla prima applicazione.

Impacco per capelli fragili

impacco capelli fragiliMescolare un vasetto di yogurt con un cucchiaio di miele, stendere uniformemente su tutta la lunghezza dei capelli, avvolgere con la pellicola e lasciare agire per circa un’ora. Sciacquare e lavare con uno shampoo fortificante. L’effetto finale sarà di capelli belli e forti.

Impacco per capelli da nutrire

impacco mandorleMescolare due cucchiai di mandorle in polvere con due di olio di mandorle dolci. Distribuire il composto sui capelli dalla base alle punte, avvolgendoli nella pellicola e coprire il tutto con un telo caldo. Attendere mezz’ora prima di lavare con uno shampoo nutriente.

Impacco per capelli secchi

impacco olio extravergineL’olio extravergine di oliva assicura lucentezza e morbidezza ai capelli. Per cui è bene, una volta al mese o ogni due settimane, massaggiare qualche goccia sui capelli asciutti, su tutta la lunghezza del capello. Lasciar agire anche tutta la notte e lavare con cura. I vostri capelli saranno di una lucentezza unica.

Impacco per capelli trattati

miele impacco capelliPreparare una crema con tre cucchiai di miele e tre di acqua tiepida, distribuire uniformemente sui capelli e aspettare un’ora prima di lavare con uno shampoo delicato. Per mantenere l’aroma, scegli uno shampoo al miele. Dopo questo trattamento i capelli saranno belli come al naturale.

Impacco per capelli spenti

limoneSe avete il problema di capelli aridi e spenti il limone è molto utile per ammorbidire e nutrire i capelli. Versare mezzo limone spremuto nell’acqua del risciacquo e procedere al lavaggio. Ripetere l’applicazione più volte. Il risultato è capelli lucidi e brillanti!

Impacco per avere capelli d’oro

birra impacco capelliQuesto rimendio è antichissimo, sempre utile ed efficace per chi desidra avere capelli biondi come l’oro. Bagnare i capelli con la birra, massaggiare per tutta la lunghezza e lasciare in posa dieci minuti. Lavare con uno shampoo adatto ai capelli biondi e con riflessi chiari.

Impacco per capelli castani – ravvivare riflessi

acero foglie capelliFar bollire una manciata di foglie d’acero per un quarto d’ora, lasciare un’ora in infusione e filtrare. Aggiungere due cucchi di aceto di mele all’acqua di foglie d’acero e usare l’acqua solo nell’ultimo risciacquo. Questo trattamento risalterà il colore naturale castano.

Una folta chioma è un orgoglio per una donna e ancor di più se essa è morbida e lucente. Ma oggi lo smog, lo stress, il poco tempo a disposizione per andare dal parrucchiere, spesso non ci permettono di esibire la nostra capigliatura al meglio, le doppie punte avanzano, l’opacità aumenta e i capelli risultano secchi come l’odiosissima paglia… Non preoccupatevi care donne, oggi vi daremo consigli non solo su come coccolare le vostre chiome, ma anche come farlo con poco denaro, usando ingredienti che madre natura, gentile e dispendiosa, ha messo a nostra disposizione.

Maschera per capelli alla mela e banana
Ingredienti:
• 2 mele
• 1 banana
• 2 cucchiai di miele

Frullare la mela e la banana, aggiungere il miele e mescolare bene il composto. Dopo aver lavato i capelli col nostro abituale shampoo, distribuire su tutta la capigliatura e lasciare agire per circa 20 minuti, non di più perché senò il composto si indurisce troppo. Risciacquare abbondantemente e procedere alla piega. La mela rinforza i capelli fragili e idrata, la banana nutre e rende la chioma lucida e sana, il miele è emolliente e lucida i capelli.

Per detergere e nutrire i capelli è ottimo il tuorlo dell’uovo: si possono mescolare 2 con succo di limone e lasciare agire sui capelli x 30 minuti. Risciacquare e i vostri capelli saranno forti e lucenti! Sapevate inoltre che anche la birra aiuta? Per avere capelli sempre luminosi fate un primo lavaggio con un composto di un quarto di birra a tre quarti d’acqua. Risciacquare bene, proseguite con lo shampoo e poi con la nostra maschera fai da te!

Rimedi fai da te per i capelli

Capelli: 10 soluzioni fai-da-te

Sanihelp.it – Hai finito lo shampoo e i tuoi capelli urlano pietà? Non riesci a trovare il balsamo che fa per te? Oppure impacchi e maschere pesano troppo sul tuo portafoglio? Corri ai ripari: apri il frigorifero e usa gli alimenti di tutti i giorni per sostituire i prodotti industriali: sono sani, concentrati, e sicuramente meno costosi!

  1. Invece dello shampoo usa l’uovo.
    Il tuorlo d’uovo deterge capelli e cuoio capelluto delicatamente, senza aggredirli. Mescola due tuorli, il succo di mezzo limone e alcune gocce di rhum o di acquavite. Massaggia capelli e cuoio capelluto e lascia agire per 30 minuti, con la testa avvolta in una asciugamano, quindi risciacqua.
  2. Per sgrassare i capelli è perfetta la rucola.
    Un ottimo shampoo che sgrassa la cute senza danneggiarla si ottiene mescolando un infuso molto concentrato di rucola con mezzo cucchiaino di zolfo e un cucchiaio di bicarbonato.
  3. Per rendere i capelli lucenti prova con aceto o limone.
    Aggiungi nell’acqua dell’ultimo risciacquo il succo di mezzo limone oppure un cucchiaio di aceto di frutta: i capelli brilleranno!
  4. Per schiarire: camomilla, mentre per scurire: tè nero.
    I principi attivi della camomilla conferiscono ai capelli biondi un riflesso dorato e ne schiariscono la tonalità, mentre sciacquando i capelli scuri con un tè nero forte si rende più deciso un bel tono di castano oppure, a seconda del tono naturale, si possono ottenere riflessi rossi.
  5. Al posto della lacca: la birra!
    Lava i capelli con un composto formato da 1/4 di birra e 3/4 di acqua e poi risciacqua. Niente paura, l’odore svanisce dopo poco tempo!
  6. Per ridare vita a capelli sfruttati e opachi: l’olio.
    L’olio d’oliva è l’ideale come impacco rigenerante per capelli sfibrati e opachi oppure come olio massaggiante per il cuoio capelluto in caso di forfora (in entrambi i casi si applica prima del lavaggio e si fa agire per mezz’ora).
  7. Un prodotto multi-uso: la mela.
    Resisti alla tentazione di mangiarla perché il succo di questo frutto è un vero toccasana per i capelli: rinforza la chioma, scongiura l’insorgenza delle doppie punte e lascia un gradevole profumo di pulito. Si può usare come shampoo, aggiungendolo a un misurino del tuo prodotto abituale, oppure come maschera, ammorbidito con due cucchiai di olio di mandorle dolci.
  8. Lozione naturale per cute e capelli: il limone.
    I flavonoidi agiscono sulla microcircolazione diminuendo la permeabilità dei capillari e aumentandone la resistenza: la circolazione e l’irrorazione del cuoio capelluto risultano così migliorate. Ecco perché il succo di limone è un valido aiuto come lozione dopo-shampoo, per lucidare e ravvivare i capelli.
  9. Il rimedio anti-tempo? Tè e salvia.
    Per capelli precocemente ingrigiti usa un decotto preparato con un cucchiaino di tè e uno di salvia essicata, fatti bollire per un paio d’ore con un litro d’acqua, filtrati e uniti a un cucchiaio di rhum.
  10. Per un lavaggio completo: un po’ di bicarbonato.
    Per facilitare la rimozione dei residui di lacca e gel, una volta alla settimana aggiungi un cucchiaino di bicarbonato all’abituale shampoo.

Rimedi naturali per la cura dei capelli

i rimedi per i capelli devono sempre essere individualizzati in quanto per ogni tipo di capello c’è un rimedio particolare ed unico per quella tipologia! In questo articolo tratteremo i vari rimedi naturali (shapoo casalinghi, lozioni e alimenti) per la cura dei capelli grassi, capelli secchi e tendenti alla caduta.

Rimedi naturali per i Capelli Grassi

Foglie e bacche di Edera (Foto Wikipedia; Clicka per ingrandire) Foglie e bacche di Edera (Foto Wikipedia; Clicka per ingrandire)

I capelli grassi sono un problema molto comune e molto difficile da risolvere. Shampoo troppo aggressivi non fanno altro che eliminare con vigore il sebo presente sul cuoio capelluto; danneggiando e rovinando i capelli ma soprattutto richiedendo alle ghiandole sebacee di produrre ancora più sebo e quindi ingrassando ulteriormente i capelli.
Capelli lavati con shampoo troppo aggressivi saranno sporchi già il giorno seguente al lavaggio.
Ci sono dei metodi naturali per preparare lozioni e shampoo naturali utilizzando la provata efficacia di piante quali: betulla, ginepro e l’edera.

La betulla ha proprietà disinfettanti e allevia le infiammazione del cuoio capelluto;
il ginepro o l’edera regolano la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee (seboregolatori).

Capelli Grassi e Menta

La Menta (Foto Wikipedia; Clicka per ingrandire) La Menta (Foto Wikipedia; Clicka per ingrandire)

Un’altra pianta molto utilizzata da shampoo e lozioni in commercio è la menta!
La menta ristabilisce l’acidità naturale del cuoio capelluto e regola il sebo. Vediamo una ricetta per una lozione per i capelli grassi a base di menta e aceto.

  • mezzo bicchiere di foglie di menta fresca
  • 2 cucchiai di aceto di mele
  • 2 bicchieri d’acqua

Schiacciamo le foglie di menta e li mettiamo in un pentolino. Versiamo 2 bicchieri d’acqua e scaldiamo sul fuoco finchè l’acqua non inizia a bollire. Lasciamo riposare il pentolino. Quando si sarà raffreddat: aggiungiamoci 2 cucchiai di aceto di mele. Da applicare sui capelli puliti (dopo il normale lavaggio). Tenere la lozione per 5-10 minuti e poi risciacquare con abbondante acqua.

Capelli Grassi e Limone
I capelli grassi appaiono opachi e appesantiti; riuscire a fargli tornare la normale lucentezza e brillantezza non è spesso facile; solitamente i capelli grassi appaiono in salute solo pochissimo tempo dopo il lavaggio.
Se vuoi mantenere dei capelli brillanti e luminosi per più tempo prova a fare uno sciacquo con limone (o aceto):
arrivati all’ultimo lavaggio con lo shampoo applicare succo di limone (o aceto) sui capelli ancora bagnati e lasciar agire per alcuni minuti. Infine Risciacquare i capelli con l’acqua! Non rimarrà nessun odore e i capelli saranno visibilmente lucenti e in salute.

Capelli con forfora

L’echinacea è sicuramente uno dei migliori rimedi naturali per il trattamento della forfora: l’echinacea stimola il cuoio capelluto favorendo la circolazione sanguigna.

Il luppolo, pianta utilizzata per dare il sapore amaro alla birra, è anche molto usata per curare la forfora e per ridare volume e lucentezza ai capelli.

Olio di mandorle e Aceto
Un antico rimedio della nonna per combattere la forfora consiste nel preparare una miscela di olio di mandorle e aceto da applicare per 5 minuti sul cuoio capelluto. Dopo l’applicazione: risciacquare con lo shampoo. Ripetere l’operazione per 2-3 giorni consecutivi.

Capelli Secchi

capelli secchi
Nel primo articolo sui rimedi naturali per la cura dei capelli abbiamo trattato in particolare i capelli grassi. In questa seconda parte parleremo brevemente dei rimedi naturali per trattare i capelli secchi.

I capelli secchi appaiono deboli, fragili e senza volume. Il miglior rimedio per ridar vita ai capelli secchi è ricorrere all’applicazione di olio di mandorle! L’olio di mandorle assicura la giusta idratazione e il giusto apporto di nutrienti essenziali per i capelli. I capelli secchi appariranno brillanti e voluminosi.

Altri prodotti naturali molto efficaci per la cura dei capelli secchi sono: l’avena e il germe di grano.

Capelli Fragili Tendenti alla caduta

La salvia è un ottimo rimedio naturale per tonificare e ridare vigore al capelli. Stimola la ricrescita e favorisce la guarigione dei capelli spezzati o danneggiati. Ecco come preparare una lozione a base di salvia:

  • mezzo bicchiere di foglie di salvia fresca
  • 2 bicchieri d’acqua

La preparazione di questa lozione è particolarmente semplice ed efficace:
Fare in piccoli pezzi le foglie di Salvia (fresca) e metterli in un pentolino con 2 bicchieri d’acqua. Portare a bollimento l’acqua e poi lasciar raffreddare il preparato. Quando l’infuso si sarà raffreddato: filtrarlo con un colino ed applicare la lozione delicatamente ed uniformemente sui capelli e sul cuoio capelluto. Non è necessario risciacquare!

Ci sono periodi dell’anno in cui i capelli cadono con maggior frequenza. In questi periodi ci viene in soccorso una pianta medicinale in grado di stimolare la circolazione sanguigna e di apportare Vitamina B6 favorendo la crescita del capelli! Questa pianta è l’ Arnica Montana (da usare solo esternamente in quanto è una pianta velenosa).

calvizie

Siamo arrivati all’ultimo articolo della serie “Rimedi Naturali per la cura dei Capelli“. In questo articolo si parlerà dei rimedi naturali per curare i capelli fragili, sfibrati e tendenti alla caduta.

La Salvia (Clicka per ingrandire) La Salvia (Clicka per ingrandire)

La salvia è un ottimo rimedio naturale per tonificare e ridare vigore al capelli. Stimola la ricrescita e favorisce la guarigione dei capelli spezzati o danneggiati. Ecco come preparare una lozione a base di salvia:

  • mezzo bicchiere di foglie di salvia fresca
  • 2 bicchieri d’acqua

La preparazione di questa lozione è particolarmente semplice ed efficace:
Fare in piccoli pezzi le foglie di Salvia (fresca) e metterli in un pentolino con 2 bicchieri d’acqua. Portare a bollimento l’acqua e poi lasciar raffreddare il preparato. Quando l’infuso si sarà raffreddato: filtrarlo con un colino ed applicare la lozione delicatamente ed uniformemente sui capelli e sul cuoio capelluto. Non è necessario risciacquare!

Ci sono periodi dell’anno in cui i capelli cadono con maggior frequenza. In questi periodi ci viene in soccorso una pianta medicinale in grado di stimolare la circolazione sanguigna e di apportare Vitamina B6 favorendo la crescita del capelli! Questa pianta è l’ Arnica Montana (da usare solo esternamente in quanto è una pianta velenosa).

Proprietà e Benefici del Caffè (Vai all'articolo) Proprietà e Benefici del Caffè (Vai all’articolo)

Capelli e Caffè
Un rimedio molto discusso (soprattutto su Internet) è l’applicazione del Caffè sui Capelli. Si crede che il contenuto di Caffeina presente nel caffè sia d’aiuto a stimolare la circolazione sanguigna sul cuoio capelluto e sia in grado di stimolare la crescita dei capelli. Esistono in commercio degli shampoo a base di caffeina (molto più concentrata di quella che è possibile trovare nel caffè) ma non ci è dato di sapere se questo rimedio sia veramente efficace.

Cipolla contro la caduta dei capelli

Strofinare il cuoio capelluto con una cipolla tagliata a fettine sottili potrebbe favorire la ricrescita dei capelli e rallentarne la caduta. La cipolla è molto efficace contro la perdita dei capelli a patto che sia senza pesticidi; altrimenti aggraverà il problema!

Questo rimedio della nonna contro la caduta dei capelli è veramente molto semplice. Occorrerà solamente una cipolla (senza pesticidi).
Come procedere? Tagliare una cipolla a fettine sottili in un recipiente (evitando di sprecare il succo) e applicare sul cuoio capelluto. Lasciare agire per 5 minuti e poi risciacquare con lo shampoo.
Il trattamento richiede pazienza e si rivelerà efficace nel lungo termine.

Perchè i capelli cadono?
La perdita di capelli si deve, ovviamente, a diverse cause e non ad una sola! Esistono fattori genetici, è certo, ma oggigiorno si è scoperto che avere parenti affetti da calvizie non è sicuramente una condanna certa!

Una dieta carente di nutriente essenziali, problemi alla tiroide, infezioni, stress, anemia, eccesso nell’uso di cosmetici (tinture) e della piastra sono fattori che senza dubbio portano ad un indebolimento del capello e successivamente alla caduta. Gli effetti colaterali di alcuni trattamenti possono provocare la caduta dei capelli; La chemioterapia e le radiazioni sono due esempi.

Alopecia (Clicka per leggere l'articolo) Alopecia (Clicka per leggere l’articolo)

Tuttavia, l’Alopecia Androgenetica (o calvizie comune) è, come dice il nome, la più comune patologia che porta ad una progressiva perdita di capelli e colpisce la maggioranza degli uomini. Il 90% degli uomini con più di 21 anni presenta qualche recessione nella zona fronto-temporale.

L’Alopecia Androgenetica
Nell’Alopecia Androgenetica, i responsabili della caduta dei capelli sono l’enzima 5-alfa-reduttasi e l’ormone Testosterone. L’enzima trasforma il Testosterone in Diidrotestosterone (DHT) che riduce i follicoli piliferi irrigidendo il cuoio capelluto e impedendo il normale afflusso di sangue.

La perdita di capelli nelle donne
La caduta di capelli nelle donne è un chiaro indicatore di qualcosa che non và. Per una donna, perdere i capelli, è un evento raro, come per un uomo avere la cellulite. Ma vediamo quali sono le più comuni cause:

Caduta dei capelli nelle donne. Prima e dopo l'assunzioni di forti dosi di minoxidil Caduta dei capelli nelle donne. Prima e dopo l’assunzioni di forti dosi di minoxidil. (Clicka per ingrandire)

  • Carenza di Ferro: In caso di anemia o di mestruazioni abbondanti. La carenza di ferro indebolisce il capello, lo rende fino e lo predispone alla caduta.
  • Disordini Ormonali: Alti livelli di Diidrotestosterone (DHT) possono favorire la caduta dei capelli anche nelle donne.
  • Tinte Aggressive: L’uso di prodotti cosmetici (tinte, gel, lacche) di dubbia qualità o l’uso eccessivamente frequente indeboliscono e soffocano il capello. Per quanto riguarda le tinture per capelli, l’Hennè risulta essere un ottima alternativa naturale.
  • Stress: Come per gli uomini, anche nelle donne, alti livelli di stress hanno una dimostrata partecipazione nella caduta dei capelli.
  • Alimentazione: Dobbiamo tener presente che i capelli sono come piante e se non gli diamo il giusto apporto di nutrienti non si svilupperanno adeguatamente e si indeboliranno. La migliore dieta possibile è quella tanto varia in frutta e verdura quanto povera in grassi.

La caduta dei capelli nelle donne

Trattamenti per combattere la caduta dei capelli
La tecnologia e la medicina negli ultimi hanno fatto passi in avanti importanti per trovare le migliori tecniche per risolvere il problema della caduta dei capelli; infatti in commercio abbiamo una vasta gamma di prodotti che agendo in modo più o meno simile bloccano o riducono la perdita di capelli.

Autotrapianto
Si tratta di un’operazione che consiste nel trapiantare i propri capelli da una zona folta e dove sono presenti capelli sani (le zone laterali e posteriore della testa) in un’altra dove invece i capelli sono carenti o assenti. L’operazione si svolge in un centro tricologico specializzato in anestesia locale e i capelli trapiantati in teoria non dovrebbero cadere più. Ogni sessione dura alcune ore (massimo 4) e possono venir trapiantati fino a 4.000 capelli. Trattamento Farmacologico
I prodotti per fermare la caduta dei capelli spaziano dagli shampoo alle lozioni, dagli integratori a medicinali veri e propri. I migliori farmaci in commercio di dimostrata efficacia sono la finasteride e il minoxidil.

Tuttavia, l’Alopecia Androgenetica (o calvizie comune) è, come dice il nome, la più comune patologia che porta ad una progressiva perdita di capelli e colpisce la maggioranza degli uomini. Il 90% degli uomini con più di 21 anni presenta qualche recessione nella zona fronto-temporale.

L’Alopecia Androgenetica
Nell’Alopecia Androgenetica, i responsabili della caduta dei capelli sono l’enzima 5-alfa-reduttasi e l’ormone Testosterone. L’enzima trasforma il Testosterone in Diidrotestosterone (DHT) che riduce i follicoli piliferi irrigidendo il cuoio capelluto e impedendo il normale afflusso di sangue.

La perdita di capelli nelle donne
La caduta di capelli nelle donne è un chiaro indicatore di qualcosa che non và. Per una donna, perdere i capelli, è un evento raro, come per un uomo avere la cellulite. Ma vediamo quali sono le più comuni cause

  • Carenza di Ferro: In caso di anemia o di mestruazioni abbondanti. La carenza di ferro indebolisce il capello, lo rende fino e lo predispone alla caduta.
  • Disordini Ormonali: Alti livelli di Diidrotestosterone (DHT) possono favorire la caduta dei capelli anche nelle donne.
  • Tinte Aggressive: L’uso di prodotti cosmetici (tinte, gel, lacche) di dubbia qualità o l’uso eccessivamente frequente indeboliscono e soffocano il capello. Per quanto riguarda le tinture per capelli, l’Hennè risulta essere un ottima alternativa naturale.
  • Stress: Come per gli uomini, anche nelle donne, alti livelli di stress hanno una dimostrata partecipazione nella caduta dei capelli.
  • Alimentazione: Dobbiamo tener presente che i capelli sono come piante e se non gli diamo il giusto apporto di nutrienti non si svilupperanno adeguatamente e si indeboliranno. La migliore dieta possibile è quella tanto varia in frutta e verdura quanto povera in grassi.

Cellulite

La pannicolopatia edemato-fibrosclerotica del tessuto adiposo, meglio e più familiarmente nota come cellulite, rappresenta uno dei principali inestetismi che affliggono circa l’80% delle donne.

Oggi la cellulite fa la sua comparsa già prima dei 20 anni localizzandosi, prevalentemente, all’esterno delle cosce, nella zona laterale del bacino, all’interno delle cosce, sui glutei.

CelluliteLe cause che determinano lo sviluppo della cellulite, nei suoi quattro gradi di evoluzione, sono fin troppo note ed ampiamente analizzate.

Le ricordiamo, in questa sede, poiché è proprio dallo studio delle cause e dall’applicazione combinata di piccole quantità di farmaci, biotecnologie avanzate ed  inquadramento nutrizionale, con personalizzazione della dieta, che il Centro Medico GENESYS, ha sviluppato ed applicato con successo il Metodo L.E.VA.LY.S. (Lipodissolve and Electric Vascular Lymphatic Stimulation)  per la corretta diagnosi e la terapia curativa della cellulite e della cute a buccia d’arancia.

Il pannicolo adiposo, tessuto posto anatomicamente sotto la cute, è una riserva attiva di energia, legata al metabolismo individuale, scientificamente definito bilancio calorico; quando il bilancio calorico diminuisce (maggiore attività fisica o minore introduzione di calorie con il cibo) la riserva si riduce (lipolisi); quando il bilancio calorico aumenta (minore attività fisica od eccessiva introduzione di calorie con il cibo) si verifica il deposito dei grassi (liposintesi).

Come tutti i tessuti anche il pannicolo adiposo ha una sua impalcatura di sostegno (il tessuto reticolare ed il collagene) ed una  vascolarizzazione, denominata microcircolo; attraverso la vascolarizzazione il tessuto adiposo fornice l’energia all’organismo o la accumula, sottoforma di grasso.

Alterazioni ormonali e vascolari, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, da malattie epatiche, alimentazione non corretta o bilanciata, irregolarità della funzione intestinale e ritenzione idrica marcata, variamente combinate tra loro, sono le cause che interferiscono negativamente sul tessuto adiposo ed in particolare sul microcircolo.

In questi casi le cellule adipose si rompono; il loro contenuto, i trigliceridi, si spande nello spazio tra le cellule comprimendo il microcircolo ed impedendone il corretto funzionamento.

La persistenza nel tempo di queste alterazioni anatomico-metaboliche, produce lo sviluppo di ulteriori alterazioni del tessuto adiposo (lipodistrofia); modificazioni che producono sia un aumento di volume e consistenza del tessuto di sostegno che la riduzione del calibro (per compressione) e dell’elasticità dei vasi sanguigni del microcircolo.

Il pannicolo adiposo, tessuto posto anatomicamente sotto la cute, è una riserva attiva di energia, legata al metabolismo individuale, scientificamente definito bilancio calorico; quando il bilancio calorico diminuisce (maggiore attività fisica o minore introduzione di calorie con il cibo) la riserva si riduce (lipolisi); quando il bilancio calorico aumenta (minore attività fisica od eccessiva introduzione di calorie con il cibo) si verifica il deposito dei grassi (liposintesi).

Come tutti i tessuti anche il pannicolo adiposo ha una sua impalcatura di sostegno (il tessuto reticolare ed il collagene) ed una  vascolarizzazione, denominata microcircolo; attraverso la vascolarizzazione il tessuto adiposo fornice l’energia all’organismo o la accumula, sottoforma di grasso.

Alterazioni ormonali e vascolari, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, da malattie epatiche, alimentazione non corretta o bilanciata, irregolarità della funzione intestinale e ritenzione idrica marcata, variamente combinate tra loro, sono le cause che interferiscono negativamente sul tessuto adiposo ed in particolare sul microcircolo.

In questi casi le cellule adipose si rompono; il loro contenuto, i trigliceridi, si spande nello spazio tra le cellule comprimendo il microcircolo ed impedendone il corretto funzionamento.

La persistenza nel tempo di queste alterazioni anatomico-metaboliche, produce lo sviluppo di ulteriori alterazioni del tessuto adiposo (lipodistrofia); modificazioni che producono sia un aumento di volume e consistenza del tessuto di sostegno che la riduzione del calibro (per compressione) e dell’elasticità dei vasi sanguigni del microcircolo.

L’attività fisica rivolta alla prevenzione e alla cura della cellulite è per molti aspetti simile a quella proposta per i soggetti obesi. Essa viene inserita in un contesto generale che prevede il miglioramento delle condizioni psicofiscihe del soggetto ed il rispetto di tre princìpi fondamentali:

1) ESERCIZIO FISICO REGOLARE

CAMMINARE, NON CORRERE: i ripetuti impatti col terreno causati dall’azione di corsa, oltre ad avere effetti negativi sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale, causano delle microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose che a lungo dieta celluliteandare possono peggiorare la situazione. Inoltre, un’attività fisica svolta ad intensità troppo elevata porta alla formazione di acido lattico.

Questo metabolita è alleato della cellulite, poiché la  formazione di tossine muscolari ha effetti negativi sulla circolazione e sull’ossigenazione dei tessuti. Per questo motivo due ore di spinning alla settimana svolte ad intensità elevata risultano non solo inutili ma addirittura controproducenti.

Mantenere la posizione seduta sul sellino per un’ora ostacola infatti la circolazione dei glutei, uno dei distretti corporei più colpiti da cellulite; inoltre, l’elevata intensità dell’esercizio porta all’accumulo di acido lattico con tutte le conseguenze negative appena viste.

Si raccomanda pertanto di svolgere attività di lunga durata  come il ciclismo, la camminata veloce o lo step. I benefici di questo programma di allenamento sono molteplici: un’attività fisica regolare (almeno 30-40 minuti al giorno) porta ad un miglioramento generale delle capacità cardiocircolatorie e respiratorie favorendo la circolazione periferica.

In questo modo è possibile sconfiggere la cattiva circolazione che rappresenta il più grosso fattore di rischio per lo sviluppo della cellulite.

Per essere definita regolare l’attività fisica deve essere svolta per almeno tre giorni alla settimana.

Infine, può essere utile seguire un programma di tonificazione generale che preveda l’utilizzo di esercizi a carico naturale, di attrezzature isotoniche o pesi liberi a seconda dell’esperienza e delle preferenze del soggetto. Anche in questi casi è importante non esagerare, utilizzando carichi leggeri per un numero di ripetizioni che, sia pur elevato, non affatichi eccessivamente il muscolo.

Al termine della seduta lo stretching abbinato ad esercizi di controllo respiratorio eseguiti con le gambe in alto, favorisce il ritorno venoso e l’eliminazione delle tossine prodotte.

ULTERIORI CONSIGLI:

La cellulite colpisce soprattutto alcune regioni del corpo come cosce, glutei e fianchi, ma anche braccia e dorso. E’ quindi consigliabile affiancare ad un esercizio costante generalizzato (camminata, recline, step o simulatori di sci di fondo) esercizi specifici che stimolino le zone in cui vi è un’adiposità maggiormente localizzata .

Inoltre è importante svolgere al termine di ogni seduta di allenamento qualche esercizio per stimolare la mobilità del piede.

Un difetto nell’appoggio plantare può  rappresentare uno dei più grossi fattori di rischio per lo sviluppo della cellulite. Il piede è infatti sede di delicati sistemi vascolari (triangolo della volta e soletta venosa di Lejaris) responsabili del ritorno venoso. Questi equilibri possono venire alterati da posture scorrette o dal frequente utilizzo di calzature non anatomiche (tacchi alti).

cellulite cause

2) ALIMENTAZIONE SANA ED EQUILIBRATA

ALCUNI CONSIGLI: Per combattere la cellulite risulta fondamentale associare ad un programma di attività fisica regolare un regime alimentare altrettanto adeguato.

Acqua celluliteE’ pertanto importante seguire una dieta ricca di vegetali e fibre, consumare almeno 3 pasti al giorno, bere almeno un litro e mezzo di acqua, evitare i cibi ricchi di grassi, gli alcolici e anche l’eccessivo consumo di caffè (oltre 2-3 al giorno). Inoltre è importante cercare di eliminare il sale dalla dieta in quanto quello presente negli alimenti è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero.

Il consumo di acqua è importantissimo perché permette l’eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto, bevete molto e non dimenticate di portare una bottiglietta d’acqua sempre con voi, specialmente quando vi recate in palestra. E’ consigliato l’acquisto di acque povere di sodio per favorire la diuresi.

cellulite rimedi

3) ABITUDINI DI VITA CORRETTE

IL RIPOSO PRIMA DI TUTTO: è molto importante dormire per almeno 8 ore al giorno e cercare di ridurre per quanto possibile lo stress. Fondamentale risulta l’approccio mentale con il quale si inizia il programma alimentare e sportivo, “serenità e motivazione” prima di tutto.

EVITARE LA CELLULITE:

  • La cellulite si può evitare facendo attività fisica almeno 3 volte a settimana. Sono da preferire le attività di lunga durata a bassa intensità. La produzione di acido lattico prodotto a causa di attività troppo intense è alleato della cellulite.
  • Una sana alimentazione con almeno 4-5 pasti distribuiti durante la giornata. La dieta dev’essere povera di sale, il sodio è nemico della cellulite; preferire un acqua con livelli bassi di sodio e berne almeno 1,5 litri al giorno per ridurre la ritenzione dei liquidi.
  • Evitare cibi ricchi di grassi saturi.
  • Stare a lungo sedute, soprattutto con le gambe accavallate comprime i vasi e riduce la circolazione dei glutei, zona più colpita dalla cellulite.
  • Sono da evitare i dimagrimenti rapidi, rendono cedevole il tessuto muscolare, rendendo più visibile la cellulite. E’ di fondamentale importanza mantenere il tessuto muscolare tonico.
  • Vestire con indumenti comodi e non stretti, i vasi non devono essere compressi dagli indumenti, pena cattiva circolazione.
  • Il fumo aumenta i radicali liberi peggiorando il microcircolo e favorendo l’invecchiamento cutaneo.

CELLULITE E CALZATURE

Vedi anche: Scarpe col taccoTacchi e salute
L’utilizzo di calzature basse si dimostra particolarmente importante per contrastare la stasi del microcircolo. Il cuore non riesce a pompare il sangue nei distretti corporei più bassi, questo compito è affidato alla SUOLA VENOSA DI LEJARS e al TRIANGOLO DELLA VOLTA, situati sotto il piede.
Queste strutture hanno un’azione estremamente importante: il piede esercita un’azione di compressione sulla SUOLA DI LEJARS, la cui spremitura facilita il ritorno linfatico – venoso. Lo stesso avviene sul TRIANGOLO DELLA VOLTA che contiene le più importanti vene profonde. La spremitura di queste vene, ad ogni passo o movimento funge da pompa (cuore) periferica, ricordando che i distretti inferiori non possono usufruire di una spinta diretta da parte del cuore.
I tacchi a spillo alterano la naturale funzione di cuore periferico di queste importanti strutture, poiché invertono la ripartizione del peso tra avampiede e calcagno:

  • A piedi nudi il peso grava per il 43% sull’avampiede e per il 57% sul calcagno.
  • Tacchi 2cm: il peso è equamente ripartito tra avampiede e calcagno.
  • Tacchi 4cm:  57% avampiede 43% calcagno.
  • Tacchi 6cm: 75% avampiede 25% calcagno.
  • Tacchi oltre: 6cm il peso grava sul metatarso.

Come abbiamo visto i tacchi alterano la struttura del piede e inibiscono il “cuore periferico”, che, impossibilitato di “pompare” i liquidi verso l’alto produce inevitabilmente una stasi degli stessi.
Nel prossimo articolo mi occuperò dell’esercizio fisico per combattere la cellulite.

DA DONNA A DONNA, PARLANDO DI CELLULITE!
Eccoci qua…Buongiorno patiti del Fitness…come state? Grazie, grazie io sto bene…
Di che cosa parleremo oggi…ci sono talmente tante cose di cui vi vorrei parlare…ma credo che mi soffermerò su un problemaccio che affligge moltissime donne…credo di averne viste molto poche che non ce l’hanno… ok…CELLULITE
Tutte mi chiedete come faccio a mandarla via…e io che vi posso rispondere?! …magari non avete mai visto una cyclette e magari è la prima volta che mettete piede in una palestra… chi mi conosce sa cosa risponderei volentieri: “Te lo sei meritata”!
Insomma, bisogna fare attività fisica SEMPRE fin da bambini…e allora già qui saremmo a buon punto. Vi assicuro che la cellulite forse non esisterebbe… se alla mancanza di attività fisica aggiungiamo cenette al Mac Donalds, sigarette a volontà, coktail il sabato sera e per di più vi viene la nausea ad andare in palestra beh mi spiace ma non c’è nulla da fare, potete sottoporvi a qualsiasi intervento, ma poi ricomincerete tutto da capo…
Ma passiamo al dunque..anche perché quando si parla di Fitness mi perdo nel labirinto delle cose che potrei dirvi…
La cellulite è dovuta a modificazioni metaboliche con alterazioni del microcircolo e ritenzione idrica dei tessuti connettivali (è un po’ complicattucio detto così, lo sò).
Le cellule adipose vengono intrappolate in un reticolo fibroso fino a formare noduletti sclerotici che visibilmete creano cedimenti cutanei, buchetti e perdità di tonicità.
Per curarla vanno bene tutti i trattamenti del tipo:

– linfodrenaggio;
– pressoterapia;
– idromassaggio;
– massaggi vari;
– tonificazione generale localizzatta;
– creme…

e credo che la cosa più importante sia stimolare la circolazione. Ecco quindi cosa dovete fare: ginnastica, curare l’alimentazione e qualche trattamento.
Io mi occuperò della ginnastica e poi seguite i miei consigli… quelli dell articolo precedente… se non lo avete ancora letto appena finite questo fatelo subito! 🙂
La ginnastica servirà a migliorare l’ossigenazione dei tessuti per far defluire la linfa e mobilizzare l’energia del corpo.
Io preferirei il Circuit Training in cui vengono alternati esercizi per la parte superiore del corpo con esercizi per la parte inferiore.
Via libera quindi alla Cyclette o a una bella camminata per una trentina di minuti… se non siete in palestra e magari andate in vacanza fatelo in riva al mare… e poi, con il consiglio del vostro istruttore abbinate dei circuiti per la parte inferiore del corpo… e poi ancora in bici e camminate ancora per 10/15 minuti…
Un esempio di circuito potrebbe essere questo:

una serie alla leg press da 20
+

una serie di leg curl da 15
+
abductor e adductor machine da 15
+
aggiungere 10 minuti di camminata…
Il tutto da ripetere per 2 o 3 volte…

Quindi ricapitolando…

riscaldatevi con 20/25/30 minuti di bici o camminata…
eseguite il circuito + altri 10 minuti o di camminata o bici (utilizzate l’attrezzo che non avete usato
per il riscaldamento ovvero: se per il riscaldamento avete usato la cyclette allora camminate,
altrimenti l’inverso)…
ripetete questo per 2 o 3 volte
alla fine defaticate con 5 minuti di cyclette orizzontale.

Con il tempo vedrete che la vostra forma migliorerà…spalmatevi una cremina anticellulite tutte le sere…seguite un corretto regime alimentare e poi… beh… BUONA CAMMINATA A TUTTE

Fosfatidilcolina, cellulite e grasso localizzato

La fosfatidilcolina è un fosfolipide conosciuto e studiato da moltissimo tempo, in quanto abbondantemente rappresentato in natura ed introdotto quotidianamente attraverso i vari alimenti (ne sono particolarmente ricchi la lecitina di soia, il fegato ed il tuorlo d’uovo).

fosfatidilcolina
La fosfatidilcolina è costituita da un gruppo fosfato, da 2 acidi grassi e dalla colina, precursore dell’acetilcolina. Avendo una testa idrofila e due code liile gode di proprietà anfipatiche.

Il ruolo nutrizionale della fosfatidilcolina è molto importante, tanto che viene abbondantemente impiegata nell’industria alimentare (come agente emulsionante) e dietetica (come supplemento utile per abbassare il colesterolo e favorire l’efficienza di fegato e cervello).

Nell’organismo umano, la fosfatidilcolina rappresenta uno dei principali componenti della membrana plasmatica, di cui regola fluidità, integrità e permeabilità.

Le straordinarie virtù della fosfatidilcolina, sfruttate in campo medico nel trattamento delle iperlipidemie e delle patologie epatiche, derivano dalla sua natura anfifilica, che gli permette di mantenere i grassi in soluzione nel sangue ed in altri fluidi organici (che di per sé sono soluzioni acquose, quindi immiscibili con i lipidi proprio come l’acqua e l’olio). Aldilà di questi impieghi tradizionali, le iniezioni di fosfatidilcolina stanno diventando una delle più popolari tecniche per sbarazzarsi delle adiposità localizzate.

Fosfatidilcolina e cellulite

L’impiego della fosfatidilcolina nel trattamento dell’adiposità localizzata è piuttosto recente, ma non per questo privo di efficacia. Il primo a proporla, nella metà degli anni ’90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi e trattare la pannicolopatia edemato-fibrosclerotica* sfruttando tecniche mesoterapiche**?.

[(*) termine medico sinonimo di cellulite; (**) tecnica che consente di iniettare farmaci nel derma]

In effetti, se iniettata direttamente nel tessuto adiposo attraverso sottilissimi aghi, la fosfatidilcolina è in grado di solubilizzare i grassi, riducendo il volume delle cellule che li contengono (gli adipociti). La tecnica, svolta in regime ambulatoriale e scarsamente invasiva, è chiamata Lipodissolve, in onore alla ben documentata azione della fosftidilcolina. Questo effetto è particolarmente utile nel trattamento degli accumuli adiposi che, vuoi per fattori endocrini e metabolici, vuoi per uno stile di vita sedentario, risultano particolarmente resistenti ai tradizionali interventi dietetici e comportamentali. Lipoddisolve rappresenta pertanto una nuova ed efficace arma nella guerra ad adiposità localizzate e cellulite, anche quando tali inestetismi si localizzano in punti critici, come l’addome, l’interno coscia, la coulotte de cheval ed i fianchi; buoni risultati si possono altresì ottenere nel trattamento dei depositi adiposi della palpebra inferiore, del doppio mento e delle guancie.

Considerate le premesse, l’avvento della fosfatidilcolina nel settore estetico è stato accolto come una vera e propria rivoluzione, capace di mandare in prepensionamento la tradizionale liposcultura (tecnica chirurgica basata sull’aspirazione del grasso in eccesso mediante cannule collegate ad una pompa aspirativa). Al contrario di quest’ultimo intervento, che rappresenta una vera e propria operazione chirurgica da eseguirsi con massima cura per evitare complicazioni, la tecnica Lipoddissolve si è dimostrata priva di effetti collaterali di rilievo.

Il risultato ottenuto può essere migliorato con l’associazione di carnitina (un amminoacido necessario per veicolare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri), di acido desossicolico (un sale biliare) e di altre sostanze capaci di migliorare la salute del microcircolo e limitare le reazioni avverse (antinfiammatori ed antidolorifici).

La simultanea iniezione di più princìpi attivi apre la strada ad ulteriori ed interessanti sviluppi; uno di questi è già divenuto realtà con il nome “Lipodissolve Evolution”. Ulteriori innovazioni potrebbero portare alla definitiva sostituzione degli aghi con apparecchiature capaci di indurre la penetrazione delle sostanze tramite l’apertura elettrochimica di specifici canali intracellulari.

Per ovviare ai vari problemi della via iniettiva, sono stati proposti anche cosmetici particolari come gel e patch monouso a base di fosfatidilcolina e di altri princìpi attivi drenanti, lipolitici e vasoprotettivi. Tra questi ricordiamo la caffeina, la centella, l’equiseto, l’escina, agenti antiossidanti, idratanti, emollienti ed alcune alghe marine.

L’efficacia della fosfatidilcolina è limitata al trattamento di volumi adiposi superficiali e non eccessivi, per i quali la tecnica chirurgica di liposuzione rimane la soluzione più efficace. L’iniezione, inoltre, non è scevra da inconvenienti; all’indomani della seduta, le zone trattate potrebbero ritrovarsi leggermente infiammate, doloranti o punteggiate da gonfiori. In rari casi si osserva la comparsa di piccoli noduli ed ematomi, che tendono comunque a regredire nel giro di qualche settimana.

In ogni caso, il trattamento delle adiposità localizzate e della cellulite non è standardizzabile e la scelta della tecnica più idonea viene presa sulla base delle caratteristiche individuali (sensibilità o allergia a determinate sostanze o trattamenti, stadio e caratteristiche del problema ecc.). La fosfatidilcolina, per esempio, è controindicata in pazienti minorenni, donne gravide o in allattamento, nei diabetici complicati, nei pazienti infettivi, nei pazienti immunodepressi o allergici alla soia ed in presenza di insufficienza epatica, insufficienza renale, obesità , disturbi della coagulazione e/o alterazioni mestruali.

Sovente, cellulite e rotolini rappresentano inestetismi di natura multifattoriale che, come tali, necessitano della combinazione di interventi mirati. Un esempio è dato dall’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata che, abbinato all’assunzione orale o topica di princìpi attivi drenanti e lipolitici, risulta sinergico all’azione fosfatidilcolinica e contribuisce a velocizzarne i risultati.

Tutto questo per ricordare che quando si parla di fosfatidilcolina bisogna essere cauti ed evitare di cedere a facili entusiasmi o ad eccessive aspettative. La lotta contro i chili di troppo si combatte prima di tutto, e senza alcuna controindicazione, con una sana e regolare attività fisica, un’alimentazione adeguata ed un’ottimale gestione dello stress e delle situazioni più o meno piacevoli che la realtà quotidiana ci propone.

Cellulite, dieta e attività fisica

A cura di Sasha Sofo
La cellulite è un “infiammazione del tessuto sottocutaneo”, con infiltrazione di noduli – dolorosi al tatto – e di depositi di grasso; è un processo degenerativo dei tessuti connettivi ed adiposi che colpisce il 95-98% della popolazione femminile e molto raramente quella maschile.
Sarebbe più corretto definirla CELLULALGIA, PANNICULOPATIA O INDURIMENTO CELLULALGICO; in ogni caso, la cellulite va considerata non solo come problema estetico, ma come una vera e propria malattia.

Negli ultimi 30 anni il concetto di bellezza femminile si è modificato radicalmente: dalla femminilità florida ed abbondante si è passati a fisici più atletici, longilinei, con spalle più larghe e maggior percentuale di muscoli. Si è quindi sviluppata la consapevolezza di problemi quali l’obesità , le smagliature e la cellulite.
E’ stata la popolazione femminile ad imporla all’attenzione dei medici; in particolare, le donne prendono in considerazione questo problema – che colpisce giovani e meno giovani, grasse e magre – soprattutto in prossimità della stagione estiva.

Generalmente la cellulite si presenta in quattro modi diversi a seconda del livello di gravità:

– non si vede, se non comprimendo con le dita la zona interessata ed in condizioni di particolare illuminazione.
-si intravede, si apprezzano ombre leggere, segni di rilievi e grumi cellulitici disegnati sulla pelle.
-il grasso che preme contro le fibre cutanee forma piccole protuberanze, rendendo l’epidermide ruvida e creando la classica pelle a buccia d’arancia.
-presenta buchi e nodosità, si assiste ad un inspessimento del tessuto sottocutaneo e ad un aumento della consistenza di tutta la cute, accompagnato da diminuzione della sua elasticità.
La struttura al tatto non è uniforme, ma granulosa ed indurita. La zona e dolorante perché i filamenti nervosi sono compressi dall’inspessimento delle fibre connettive.

Possiamo distinguere 3 tipi di cellulite:

  1. COMPATTA: localizzata generalmente sulla parte superiore ed esterna delle cosce e nei glutei; presente in genere in ragazze molto giovani.
  2. MOLLE: localizzata, generalmente, nell’interno delle cosce e nelle braccia; presente di norma in donne oltre i 30 anni.
  3. EDEMATOSA: legata a disturbi del circolo venoso; colpisce in genere gli arti inferiori.

Nel 60% dei casi i 3 tipi di cellulite sono associati. La sintomatologia è caratterizzata da calore al tatto, sensazione di peso e stanchezza nelle gambe, formicolii alle dita dei piedi, facilità ai lividi, dolori muscolari ed alterazioni locali nei capillari, con rottura degli stessi (in questo caso rivolgersi ad un angiologo). Nel caso si volesse la certezza matematica di trovarsi in presenza di cellulite si può ricorrere alla “termografia”.
Le zone in cui si localizza di preferenza sono le natiche, il ventre, i polpacci, l’esterno delle cosce, la nuca e le braccia. Anomalie frequenti sono il cosiddetto “stivale” – in cui la cellulite colpisce la caviglia, il polpaccio ed il ginocchio, dando origine a disturbi circolatori – il “salsicciotto” – con cellulite localizzata nella zona posteriore della coscia, vicino all’articolazione del ginocchio – e la “culotte de cheval” o “pantaloni da cavallerizza”, con eccessiva iperlordosi lombare ed addome prominente, rilassamento muscolare e cellulite nella zona dei glutei e delle cosce.

ALIMENTAZIONE E CELLULITE

Come abbiamo visto la cellulite è un’infiammazione tissutale, sostenuta da problemi circolatori e da uno stato di intossicazione generale. Di conseguenza la dieta dovrà mirare, congiuntamente agli altri trattamenti, alla disintossicazione dell’organismo.
Elenchiamo di seguito alcuni punti da ricordare nell’impostazione di uno schema dietetico in presenza di cellulite:

  1. bere molta acqua (è importante per disintossicare l’organismo)
  2. consumare molta frutta e verdura, sempre allo scopo di depurare, ma soprattutto per l’apporto di vitamine e minerali; dare la preferenza ai prodotti contenenti potassio (per favorire la diuresi), come le banane, i meloni, i kiwi e soprattutto l’ananas (per la sua efficacia antinfiammatoria), gli asparagi, l’aglio ed i porri.
  3. usare supplementi vitaminico-minerali poiché come abbiamo visto è alquanto difficile riuscire a coprire il fabbisogno ottimale.
  4. dare molta importanza alle vitamine “anticellulite” A-C-E; la vitamina A contrasta la perdita di elasticità del tessuto connettivo, la vitamina C contribuisce alla sua sintesi (rinforzando le pareti dei vasi sanguigni e linfatici, ed ostacolando edemi e stasi venosa degli arti inferiori), mentre la vitamina E agisce sul tessuto connettivo invecchiato favorendone le rigenerazione e la ristrutturazione. Sono comunque importanti anche le vitamine del gruppo B, perché contribuiscono – tra l’altro – al riequilibrio della flora batterica intestinale.
  5. utilizzare cibi con molte fibre; un giusto apporto di fibre favorirà la peristalsi e l’evacuazione intestinale.
  6. eliminare i cibi che creano intolleranze; se i sospetti ricadono su determinati alimenti, per la comparsa di sintomi come nausea, vomito, diarrea e crampi addominali, ogni dubbio andrà verificato tramite un test. Diversamente, l’ingestione di tali cibi procurerebbe uno stato di intossicazione e di ritenzione idrica. Ad esempio, il latte ed i latticini potrebbero essere indicati ma, in un gran numero di adulti, creano spesso problemi di questo tipo, a volte difficili da individuare.
  7. eliminare fumo e alcool
  8. eliminare o limitare l’uso di bevande nervine: the, caffè e cioccolato possono agire negativamente sul sistema nervoso; inoltre, l’eccesso di queste sostanze provoca tossicità ed irritazioni gastroenteriche, oltre ad inibire l’assimilazione di alcune vitamine. Dovendo utilizzare il caffè, preferire quello solubile per il suo elevato contenuto in potassio.
  9. E’ fondamentale eliminare cibi grassi, salati, salse piccanti, sughi e fritti. Curare invece l’apporto di acidi grassi essenziali (EFA).
  10. Eliminare i dolciumi e gli zuccheri raffinati, oppure limitare l’apporto di carboidrati ad elevato indice glicemico nei momenti di ipoglicemia (colazione e post-allenamento)
  11. Non utilizzare lassativi, l’abuso dei quali può provocare a lungo andare atonie intestinali e lesioni.
  12. Non utilizzare diuretici nel tentativo di eliminare la ritenzione idrica; molte donne ricorrono a questo sistema, che però risulta inutile e controproducente perché regala risultati solo temporanei e crea un circolo vizioso che a lungo andare può dare problemi di salute anche gravi.

ATTIVITA’ FISICA E CELLULITE

Il trattamento della cellulite non può essere univoco, ma deve avvalersi di terapie specifiche, attività fisica e diete appropriate. E’ da sottolineare che le cure “locali”, avulse da un piano d’intervento che coinvolga ginnastica e dieta, possono portare a miglioramenti in genere non superiori al 50% dello stato patogeno.

Il trattamento sarà condizionato dallo stato di gravità della cellulite; a seconda delle fasi si ricorrerà a metodiche dolci, tipo ginnastica e trattamenti localizzati, fino al trattamento chirurgico (tenendo presente che il risultato ottenuto non sarà comunque definitivo e la cellulite potrà riformarsi).

L’attività fisica riveste un ruolo di primaria importanza nel trattamento di questa patologia, sia come prevenzione, sia come cura, che come supporto alle tecniche specifiche (massaggi, agopuntura, talassoterapia, idromassaggi e saune, termomassaggi, linfodrenaggio, mesoterapia, bagni, applicazioni…). Sarebbe più corretto considerare tali tecniche come supporto all’attività fisica, ricordando infatti che qualsiasi intervento che la escluda è efficace solo al 50%. Il movimento, infatti, aumenta il tono dei muscoli e rimette in funzione gli adipociti che li ricoprono, innescando il processo che porta a bruciare quelli in eccesso, aumentando inoltre l’ossigenazione e la rigenerazione cellulare. Come trattare quindi la cellulite in palestra?
Abbiamo visto che una delle sue cause e conseguenze è il ridotto volume muscolare.
Il tessuto muscolare, a livello metabolico, è da 10 a 20 volte più attivo di quello adiposo, sia a riposo che in attività. Quindi, un muscolo tonico e ben sviluppato è di per sè garanzia di assenza di cellulite. In effetti, è pressoché impossibile, o molto raro, vedere un culturista o un atleta di fitness con la cellulite. Tenendo però presente che si tratta di un’infiammazione del tessuto sottocutaneo, dobbiamo adottare strategie di allenamento che non aggravino questo processo flogistico. Dobbiamo quindi evitare che l’intensità dell’esercizio provochi massiccia produzione di acido lattico e microlesioni muscolari. Nell’impostazione di un programma di bodybuilding tenete quindi sempre presente il concetto di gradualità, partendo da esercizi a corpo libero o con piccoli sovraccarichi. Prendetevi il tempo necessario per realizzare dei cambiamenti di rilievo, almeno un anno, poiché mai come in questo caso la fretta è controproducente. Riattivare un tessuto inerte è un processo che richiede tempo, quindi rendete partecipi i vostri clienti di questo. Date la giusta importanza all’attività aerobica, per riattivare la circolazione, ma soprattutto alle metodiche come il circuit trining, i circuiti aerobici, P.H.A ecc.

 

 

 

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