Gli Angeli, Arcangeli, Cherubini e Serafini
E questa gerarchia celeste segue l’ordine: arcangeli, angeli, cherubini, serafini, principati, autorità, poteri, troni, dominazioni e le virtù, come gli scritti dell’apostolo Paolo in Romani 8:37 e 1:16 Colossesi.
Arcangelo – il cui nome significa “Chi è come Dio”.
Il prefisso “arca”, suggerisce un angelo-in-capo, principale o potenti. E ‘come il primo ministro dell’amministrazione divina dell’universo, essendo l’angelo “amministratore” di Dio in tribunale. La Bibbia non fa riferimento a arcangeli, solo l’arcangelo “.
Nel Vecchio Testamento Michael è identificato con Israele. Pertanto, Dio parla di Michael come il principe del suo popolo eletto (Daniele 12:1). Egli protegge e difende il carattere speciale del popolo di Dio, qualunque essa sia che la gente di oggi. Inoltre, Daniel, è denominato “Michael, il nostro principe” (Daniele 10,21). Egli è il messaggero della legge e il Giudizio di Dio. In questo ruolo, appare nel Libro dell’Apocalisse (12:7-12), al comando delle armate lotta contro Satana, il grande drago, e tutti i suoi demoni. Le Scritture ci dicono in anticipo che Miguel finalmente uscire vittoriosi dalla battaglia. L’inferno tremerà e il cielo esultate, la celebrazione della vittoria! Gli studiosi della Bibbia hanno ipotizzato che Michael ha gettato Lucifero ei suoi angeli caduti del cielo, e ora Miguel conflitto con Satana e gli angeli del male per distruggere il potere e dare al popolo di Dio, la prospettiva di vittoria finale. L’Arcangelo Michele, venite a le urla, la sequela di Gesù nella Sua Seconda Venuta. Non solo dovrà annunciare il ritorno nuova unico ed emozionante Gesù, ma anche a pronunciare la parola di vita per tutti coloro che sono morti in Cristo e la speranza della risurrezione. “Per Dio stesso scenderà dal cielo con un messaggio, con la voce del .. arcangelo e coloro che dormono in Cristo risusciteranno i primi” (I Tessalonicesi 4:16).
La Serafina
A quanto pare, secondo la Bibbia che gli esseri celesti e degli stranieri si differenziano per classe ed autorità. Angeli e cherubini seguire in ordine sparso dopo gli arcangeli e angeli.
La parola “Seraph” deve provenire dalla radice ebraica che significa “amore” (anche se qualcuno pensa che la parola significa “ardente” o “nobile”.) Presenti solo i serafini in Isaia 6,1-6. È una visione terrificante in cui il profeta di cui al odoration serafino tre paia di ali sul trono del Signore. Riconosciamo che ci sono parecchi serafini di Isaia si riferisce a “tutti” e che “si gridò agli altri.” Il ruolo del Serafino è per lodare il nome e la gloria di Dio in cielo. Questa funzione è direttamente collegata a Dio e al suo trono celeste, perché la sua posizione è al di sopra del trono, a differenza dei cherubini che sono dalla loro parte. E ‘stato straordinariamente bello “, con due ali si coprì il volto, coperto con due piedi, e con due volava.” La magnificenza dei serafini ci ricorda la descrizione di Ezechiele delle quattro creature viventi. Egli non ha chiamato serafini, ma rende anche il loro servizio a Dio. Come i serafini, che ha agito come agenti e portavoce di Dio. In entrambi i casi, si manifesta la magnificenza è stata una testimonianza di Dio, se solo i Serafini, ovviamente, incombe sul trono celeste come dipendenti e gli assistenti, con la funzione principale di lode a Dio.
SERAFINI
Domanda: “Chi sono i serafini? Sono i serafini angeli?”
Risposta: I serafini (esseri infuocati) sono esseri angelici associati con la visione del profeta Isaia nel tempio, quando Dio lo chiamò al Suo ministero profetico (Isaia 6:1-7). Isaia 6:2-4 afferma: “Sopra di lui stavano dei serafini, ognun de’ quali aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava. E l’uno gridava all’altro e diceva: Santo, santo, santo è l’Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria! Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu ripiena di fumo.” I serafini sono gli angeli che adorano Dio del continuo.
Isaia capitolo 6 è l’unico posto nella Bibbia che menziona specificamente i serafini. Ciascun serafino ha sei ali. Essi usavano due ali per volare, due per coprire i loro piedi e due per coprire le loro facce (Isaia 6:2). Il serafino volò sul trono sul quale Dio era seduto, cantando le Sue lodi, attirando l’attenzione sulla gloria e la maestà di Dio. Questi esseri sembrano aver adempiuto al compito di purificazione di Isaia , all’inizio del suo ministero profetico. Uno di loro gli mise un carbone ardente sulle labbra:”
Mi toccò con esso la bocca, e disse: ‘Ecco, questo t’ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato” (Isaia 6.7). In maniera simile agli altri santi angeli, i serafini sono perfettamente obbedienti a Dio. Similmente al cherubino i serafini sono particolarmente focalizzati ad adorare Dio.’
SerafinI
Il loro nome significa Ardenti. Conservanol’energia divina e assorbono la divinità e lo splendore di Dio; pur non conoscendo quella che sarà la Volontà Creatrice, essi possiedono fra le loro mani l’energia primordiale e la rendono disponibile nel momento in cui dovrà manifestarsi.
IL RIORDINAMENTO ANGELICO CRISTIANO
IL RIORDINAMENTO ANGELICO CRISTIANO
Il riordinamento della gerarchia Angelica cominciò a Nicea città della BITINIA in Asia minore (oggi chiamata dai Turchi ISNIK).
La Chiesa pressata in quel periodo dal pensiero Ariano e da quello Manicheo, fu spinta ad indire il Concilio per soffocare queste due filosofie che si stavano imponendo. Il pensiero Ariano professava l’unicità del Padre, sostenendo che il figlio (Gesu) non è fatto della stessa sostanza del Padre. Il secondo pensiero filosofico, quelloManicheo, sosteneva i due principi contrapposti, bene e male, d’uguale forza e natura.
La Chiesa attraverso questo Concilio riuscì a liberarsi di questi due pensieri che potevano in quel tempo rompere l’unità Cristiana.
Il primo quello di Ario, che professava il pensiero monarchianismo e che il concilio pensò ad esiliarlo con altri 17 vescovi. Il secondo pensiero, quello Manicheo, che spingeva a riconoscere due principi Divini contrapposti.
Riconfermata l’Unità di Dio e l’infallibilità del concilio la Chiesa condannò a morte tutti coloro che non accettarono il volere del concilio. Proclamò inoltre che chiunque fosse stato trovato in possesso di scritti contrari al Concilio sarebbe stato punito con la morte.
Il Concilio incaricò inoltre di riordinare la gerarchia Angelica.
I teologi, Basilio di Cesarea (330/379), Gregorio di Naziano (330/390), Gregorio di Nissa(335/395), noti con il nome di Cappadoci, riordinarono tale gerarchia e riconfermarono la natura Spirituale degli Angeli. Attribuirono inoltre agli angeli le ali, differenziandoli così da quelli pagani.
I Vescovi che parteciparono al concilio, furono per Costantino 300, Eusepio di Cesarea ne riporta 250 ed Eustasio d’Antiochia ne riporta 270.Il numero ufficiale di questo concilio parla di 318 Padri e sicuramente fu messo in rapporto con i 318 servi d’Abramo.
Ario fu richiamato dal suo esilio da Costantino nel 334. La fede ariana acquisì fino al 359 la dignità di Religione ufficiale dell’impero. Il ritorno alla fede Ortodossa Micena iniziò nel 361 e fu riconfermata dal concilio di Costantinopoli nel 381.
Gerarchia degli Angeli dopo il concilio di Nicea.
Primo gruppo di Angeli: Cherubini, Serafini, Troni.
Cherubini.
I Cherubini Cingono il pensiero creatore. Essi sono considerati i guardiani del trono di JHWH e sono raffigurati nella forma di toro alato (Zoomorfi).
Nel pensiero ebraico, JHWH collocò i Cherubini alla porta orientale dell’Eden per impedire agli esseri umani di entrare nel giardino e raggiungere l’albero della vita.
Serafini.
Subalterni nella scala gerarchica si trovano i Serafini, chiamati anche con il nome “Ardenti”. Il loro aspetto è simile all’uomo, le sei poderose ali li diffrenziano dagli Angeli inferiori. Fra tutti gli Angeli i Serafini sono considerati i più veloci, ma nonostante questa caratterista non cingono il pensiero Divino. Fra i Serafini troviamo: Adoné, Eloim
Troni.
Chiudono questo primo gruppo i Troni, essi sono chiamati per consigliare, unire, rendere stabile gli eventi. Questi Angeli non entrano mai in contatto con gerarchie subalterne. Fra i Troni troviamo: Jahovach, Mitraton.
Il secondo gruppo è composto di: Principati, Dominazioni e Virtù.
Virtù.
Questi Angeli regolano i movimenti degli astri, per questo sono poco conosciuti.
Fra questi Angeli troviamo: Astroschio, Eloy.
Dominazioni o Imperi.
Poco sappiamo di questi Angeli, che fra il XIII e il XV secolo,
furono raffigurati come Angeli che infondevano la fede a coloro
che credevano in loro. Fra questi troviamo: Milech, Ariel.
Principati.
I Principati sono considerati i difensori della religione.
Fra questi troviamo: Zenaot.
Il terzo gruppo è composto di: Arconti, Arcangeli e Angeli.
Arconti.
Di questi Angeli sappiamo molto poco, ma sono definiti Angeli guerrieri.
Arcangeli.
Condottieri della luce, da (Archein – comandare – e ANGELO).
Questi Angeli sono molto conosciuti dal Cristiano, in virtù di certi padri della Chiesa che disposero di lodarli, di pregarli, ed imitarli.
Fra gli Arcangeli troviamo:
1) URIEL –
Quest’Arcangelo, poco citato dalla Chiesa Cattolica è l’Angelo che riscalda il cuore del credente e incenerisce il corpo del peccatore. E’ la luce e il fuoco di Dio.
Primo di sette angeli planetari chiamati “gli occhi del Signore” Un tempo era invocato per eliminare il male, mentre oggi viene dimenticato, addirittura nascosto.
L’Arcangelo URIEL faceva parte anche del gruppo degli Angeli superiori del quaternario, che nel Sinodo di Laodicea nel 360/365 i legislatori decisero di ignorarlo.
Questo tentativo di ignorare, cancellare, e nascondere un angelo come Uriel, era molto chiaro nella mente dei legislatori, portare il gruppo degli Arcangeli del quaternario superiore da quattro a tre, cosi da inserirli successivamente nel ternario.
Nel Sinodo di Roma del 745, e quello tenutosi a Aquisgrana nel 789, i legislatori chiesero e ottennero la riduzione degli Arcangeli superiori del quaternario da quattro a tre.
I Vescovi che parteciparono al sinodo confermarono la triade angelica inserendola nel principio ternario. Essendo ora gli Arcangeli nel ternario acquisiscono il libero arbitrio avvicinandosi ancora di più alla natura umana.
Nonostante questo cambiamento iniziato nel 360/365 al Sinodo di Laodicea, la Chiesa non riuscì a conferire agli Angeli l’evoluzione.
In seguito il concilio Laterano del 1215 attribuì agli Angeli un corpo sottile, etereo.
Facendo questo la Chiesa riuscì a conferire agli Angeli tre cose.
1) Che gli Angeli sono sotto il dominio della triade ternaria.
2) Che gli Angeli possiedono un corpo etereo.
3) Che gli Angeli hanno solo il libero arbitrio di peccare.
Nel nome del Signore, Dio d’Israel,
sia Michael alla mia destra,
Gabriel alla mia sinistra,
dinanzi a me Uriel,
dietro a me Raphael,
e sopra la mia testa
la divina presenza di Dio.
(preghiera ebraica)
2) GABRIEL
(Generale della luce) Secondo dei sette angeli planetari “gli occhi del Signore”
Nel pensiero Cristiano Gabriel è il messaggero celeste, che appare per svelare la volontà di Dio. Questo angelo governa la nota musicale MI e il numero 2.
I suoi profumi sono: lauro, mirto, mirra.
Mentre gli Islamici credono che Gabriel sia lo spirito rivelatore delle sacre scritture al profeta Maometto e custode del trono di Allah. Questo pensiero è contenuto nel Corano, libro sacro scritto da Maometto per volere di Allah.
3) RAPHAEL
(il guaritore) Terzo dei sette angeli planetari “gli occhi del Signore”
Arcangelo “rimedio di Dio”, il guaritore della terra, delle malattie del corpo, della mente e dello spirito. Rappresentato da un angelo con due ali bianche immacolate e una veste grigia; in mano ha un Pisside, con l’altra tiene un giovane che a sua volta tiene in mano un grosso pesce.
4) MICHAEL
(Mika’el “chi è simile a Dio”) Quarto dei sette angeli planetari “gli occhi del Signore”
Quest’Angelo è citato nel Cristianesimo, nell’Ebraismo e dall’Islamismo, come il Principe degli Arcangeli. Nel pensiero Cristiano Michael sconfigge le truppe di Luciferoconfinandolo all’inferno. Pesa le anime, ossia dispone lo spirito proporzionato ai suoi meriti e al grado di conoscenza spirituale nel luogo più consono.
Quest’Angelo, è inoltre raffigurato, con uno scudo al braccio sinistro a difesa di chi, contrapposto a lui (Satana), con la spada protratta in avanti tenta di aprirsi un varco.
ELIFAS LEVI nel suo libro ”Dogma Dell’Alta Magia” dice: Per rendere visibile la luce, DIO ha soltanto supposto l’ombra, per manifestare la verità ha reso possibile il dubbio; l’ombra è lo schermo della luce, e la possibilità dell’errore è necessaria per la manifestazione temporale della verità. Se la lancia di Satana non arrestasse lo scudo di Michele, la potenza dell’Angelo si perderebbe nel vuoto, o dovrebbe manifestarsi in un’infinita distruzione diretta dall’alto in basso. E se lo scudo di Michele non trattenesse la lancia di Satana nella sua ascesa, Satana giungerebbe a detronizzare IDDIO, o piuttosto, a perdersi negli abissi dell’altezza. Satana è dunque necessario a Michele come il piedistallo alla statua, e Michele è necessario a Satana come il treno alla locomotiva.
Il quinto dei sette angeli non condividono lo spazio quaternario, li ho citati solo per completare i facenti parte dei planetari.
I poteri assegnati a BARCHIEL sono: il dominio e l’equilibrio dei sette pianeti principali.
I poteri assegnati a DAMABIAH sono: diffondere la saggezza, e combattere le negatività che si formano sul piano materiale.
Arcangeli inferiori.
Dove sono finiti questi Arcangeli? Una domanda che molti uomini di fede si sono posti a partire dall’anno 325. Coloro che intrapresero la strada per chiarire dove fossero finiti, la chiesa di allora impose il silenzio scomunicando, esiliando, e in molti casi condannando a morte i più deboli.
Gli Arcangeli nel Cristianesimo primitivo erano otto, quattro Arcangeli superiori che rappresentavano il quaternario celeste, e quattro Arcangeli inferiori che rappresentavano la vita nella sua evoluzione.
Oggi il pensiero Cristiano non contempla più gli Arcangeli inferiori, e non riconosce agli Arcangeli superiori la loro dimora nel quaternario. Solo tre degli otto Arcangeli sono oggi riconosciuti dalla Chiesa. Questo cambiamento è avvenuto fra il 325 e il 787 dietro mandato del concilio di NICEA(325) allo scopo di riordinare la gerarchia angelica ed inserire gli Arcangeli nella triade ternaria. Con quest’operazione la Chiesa tentò di collegare gli angeli alla loro caduta, ossia alla disobbedienza, facendo si che parte di loro si trasformassero in Demònii. La caduta degli angeli è antecedente al pensiero citato, ma la Chiesa di allora con il riordinamento della gerarchia angelica voluta dal concilio di NICEA cercò di unire al ternario gli Arcangeli. La Chiesa con quest’atto affermò due cose: la prima è che sul piano spirituale nella forma Angelica non sussiste un’evoluzione, ma allo stesso tempo gli enti del suddetto piano possono disobbedire ad una staticità Spirituale, decadendo così ad un piano di spiritualità inferiore, trasformando la loro energia Divina in energia eterea. Questa operazione porta gli Arcangeli più vicini alla materia facendo si che essi possano interagire con il piano evolutivo.
Questi Angeli furono volontariamente nascosti dal primo concilio di NICEA del 325 con la speranza che si perdessero col trascorrere dei secoli. Furono apostrofati come Angeli pagani dal concilio laterano del 1215 e accantonati per sempre.
Oggi sappiamo che non furono presi in considerazione perché rappresentavano la parte dualistica del Quaternario. Una arroganza imperdonabile che fa emergere la censura effettuata a suo tempo a danno degli Arcangeli superiori per aver eliminato dal quaternario l’Angelo Uriel, e tutti gli Arcangeli inferiori.
A tutt’oggi il quaternario è rappresentato sia dagli Arcangeli inferiori (anche se la Chiesa continua a tenerli nascosti), sia da quelli superiori.
CASSIEL,
Il quinto dei sette angeli planetari “gli occhi del Signore”
Governa la nota musicale LA e il numero 8.
ANAEL, o HANIEL
Governa la nota musicale RE e il numero 6.
SACHIEL,
Dominio Giove, governa il giovedì, l’azzurro, fama, ricchezza, benessere materiale.
SAMAEL.
Governa la nota musicale SOL e il numero 9, il martedì. Dominio Marte.
ANGELI
Ultimi nella scala gerarchica, gli Angeli di questa specie si chiamano Semplicemente Angeli.
Essi sono i ministri di Dio presso gli uomini, ed essendo loro visibili appaiono giovani e molto belli, esaltando così l’aspetto umano. Il loro compito è di vigilare, aiutare, muovere a compassione, forzare gli uomini al bene comune, aiutare lo spirito incarnato a superare le prove che la vita gli mette sulla loro strada.
Il collocamento di questi Angeli nella sfera terrena nasce nelle cerchie monastiche del XII secolo, conquistando in breve tempo il mondo Cristiano. Gli Angeli cosiddetti Ministri, diventarono dopo il XII secolo i custodi che proteggevano l’uomo nella sua ascesa a DIO. Da qui la credenza dell’Angelo custode, un ente sempre pronto a suggerire il bene, e indicare la strada da percorrere.
Con quest’atto la Chiesa associò gli Angeli di quella specie al mondo evolutivo, legandoli agli eventi materiali dell’uomo.
Questa è la gerarchia degli Angeli com’è stata trasmessa dai teologi Cristiani dal concilio di NICEA (325)
a quel Laterano (1215).
Tutti i Vescovi che in questo lungo periodo furono chiamati a chiarire questo pensiero, concordarono affermando che gli Angeli sono enti con capacità propria di decisione, ma che non possano evolversi oltre il proprio grado.
Riconfermarono all’unità increata jhvh il potere supremo su tutte le gerarchie angeliche
Gerarchia degli Angeli associata ai numeri
Al tetragrammaton con profonda umiltà, associo gli Angeli con il piano spirituale loro assegnato.
TETRAGRAMMATON (unità)
TE (dualità binaria)
TRA (ternario)
GRAM (quaternario)
MATON (quinario)
AL (TETRAGRAMMATON) corrisponde JHWH. Nella lingua Ebraica veniva sostituito con la parola Adonaj (signore).
Al (TE) sono associati i Cherubini e Serafini.
Al (TRA) i Troni, Principati e Arconti.
Al (GRAM) le Virtù, le Potenze, gli Arcangeli, gli Angeli.
Al (MATON) I Geni, gli Eoni, gli Elementari, lo Spirito, l’Uomo.
Quest’associazione degli Angeli ai numeri della cabala serve a comprendere le mansioni specifiche d’ogni ordine Angelico. Nel senario comprenderai la specularità degli Angeli sul piano evolutivo, compreso il cammino che l’uomo è chiamato a fare, partendo dall’ordine più basso (il quinario), per approdare attraverso i vari livelli di spiritualità, all’Unità.
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
7 Angeli Planetari
URIEL
GABRIEL – RAPHAEL – MICHAEL –
CASSIEL – BARCHIEL – DAMABIAH
12 Angeli Zodiacali
ADNACHIEL – AMBRIEL – ASMODEL – BARCHIEL
GARRUBIEL – HAMABIEL – HAMAEL – MALCHIDAEL
MURIEL – VERCHIEL – ZETACHIEL – ZURIEL
28 Angeli Lunari
1-GENIEL Portatore di avvenire
2-ENEDIEL Portatore di aiuto
3-AMIXEL Aiuta nel lavoro
4-AZARIEL Realizza i desideri
5-GABRIEL Purezza di sentimenti
6-DIRACHIEL Favorisce il commercio
7-SEHELIEL Favorisce le buone intenzioni
8-MANEDIEL Dona coraggio
9-BARBIEL Risolve molti problemi
10-ARDEFIEL Sviluppa razionalità
11-NECIEL Dona intuizioni ed idee
12-ABDIZUEL Favorisce le coincidenze
13-JAZERIEL Favorisce tutti i cambiamenti
14-ERGEDIEL Protegge la bellezza fisica
15-ATALIEL Favorisce guadagni e denaro
16-AZERUIEL Riflessione
17-ADRIEL Volontà
18-EGIBIEL Maternità
19-AMUTIEL Aiuta coloro che sono in difficoltà
20-KJRIEL Favorisce l’equilibrio interiore
21-BETHNAEL Bontà e generosità
22-GELIEL Realizza progetti
23-REQUIEL Portatore di chiaroveggenza
24-BARINAEL Favorisce l’affermazione personale
25-AZIEL Protegge nei cambiamenti di lavoro
26TAGRIEL Creatività
27ALHENIEL Accresce il potere personale
28-AMIXIEL Sviluppa l’amore e la conoscenza
LE GERARCHIE ANGELICHE
Premessa di San Roberto Ballarmino
Gli Angeli sono i rappresentanti di Dio, esseri che tendono verso l’alto e non ci conducono mai all’egoismo, al peccato o alla materialità, ma ci guidano verso il divino principio di ogni bene, laddove si riunisce ogni individualità reale, a immagine e somiglianza di Dio. Solo prestando sincera attenzione a queste guide spirituali li incontreremo, ci incontreremo con gli Angeli senza saperlo.
Mary Baker Eddy
Angelo significa Inviato, Nunzio, Ambasciatore. E’ uno spirito puro dotato di intelletto e volontà perfetta, creato da Dio nel primo giorno della sua creazione o, come vogliono altri, prima della creazione del mondo. Il numero degli Angeli è grande e non può essere conosciuto che da Dio solo. Essi sono divisi in tre Gerarchie ciascuna delle quali è composta da tre Ordini o Corti, ovvero:
Prima Gerarchia, o Suprema: Serafini, Cherubini e Troni.
Seconda Gerarchia, o Media: Dominazioni, Virtù e Podestà.
Terza Gerarchia, o Infima: Principati, Arcangeli e Angeli.
La Suprema Gerarchia riceve immediatamente le illuminazioni da Dio e le comunica alla Media. Questa le attua passandole all’Infima che ne partecipa e le porge agli uomini.
Ai nomi dei nove Cori Angelici corrispondono altrettanti uffici, perciò si dice che i Serafini sono tutto ardore di carità; i Cherubini luce d’intelligenza, I Troni, sede dell’Onnipotente; le Dominazioni, zelanti la gloria di Dio; le Virtù, rivestite di forza divina a bene del mondo; le Podestà armate contro l’inferno e le forze delle tenebre; i Principati, presidenti alla protezioni delle grandi società religiose e civili; gli Arcangeli, proposti al patrocinio delle nazioni, Diocesi e Comunità religiose; gli Angeli, alla custodia del genere umano.
E’ di fede poi che ciascuno uomo, sin dal suo nascere, è dato dalla bontà e misericordia di Dio ad un Angelo perché sia custodito in tutte le sue vie. San Tommaso inoltre dice che non soltanto i cristiani buoni hanno questo Angelo, ma anche i malvagi ed anche gli stessi infedeli. Ci resta da dire qualcosa intorno ai ministeri Angelici. Tali ministeri sono cinque:
1. Innalzare un perpetuo canto al Signore.
2. Offrire a Dio le preghiere dei mortali. Dio costituì gli Angeli come fossero tanti fedeli servitori, incaricati di raccogliere le preghiere, e quasi fossero memoriali dei poveri, di presentarglieli e di darne alla sua presenza lettura, perché proprio nessuna istanza passasse inosservata.
3. Portare i messaggi divini ai Patriarchi o ai Profeti.
4. Proteggere gli uomini, vuoi singolarmente e vuoi collettivamente presi. Alla bontà del divin nostro Padre piacque di affidare le infermità dei mortali a questi suoi potentissimi ministri, e di preporli ad esse come pedagoghi a fanciulli, o come tutori a bambini, o come patroni a clienti, o come pastori a pecorelle, o come medici ad ammalati, o come difensori a pupilli, o come protettori a quelli che non sanno difendersi se non si rifugiano sotto le ali di persone più potenti.
5. Agire come giudici e guerrieri, per far giustizia nei confronti delle reprobe nazioni. Tutti i buoni amino dunque gli Angeli santi come loro concittadini: paventino i malvagi la loro potenza, perché sono ministri dell’ira dell’Onnipotente e dalle loro mani nessuno varrà a strapparli.
La classificazione classica
Dionigi, lo Pseudi Aeropagita siriano (basandosi su una lista compilata da S. Paolo), nel suo De Hierarchia Celesti, ordinò gli Angeli in tre raggruppamenti, ed i posteri continuarono tale tradizione come si può vedere nel brano precedente.
1. Serafini, Cherubini e Troni,
2. Dominazioni, Virtù e Potestà,
3. Principati, Arcangeli e Angeli.
Dionigi non fu l’unico a tentare di catalogare gli Angeli. Sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel quinto secolo, aveva proposto una gerarchia diversa: Serafini, Cherubini, Troni, Principati, Dominazioni, Potestà, Virtù, Arcangeli e Angeli. Questa classificazione si avvicina molto a quella più moderna ad opera di Alice Bailey ed altri autori teosofici che proponiamo qui di seguito.
La classificazione moderna
Secondo i più recenti trattati le Gerarchie Angeliche vengono suddivise nei seguenti 9 grandi gruppi:
1. Serafini (Draghi o Serpenti alati): quelli dell’ordine più alto, sono raffigurati con sei ali e circondano il trono di Dio cantando senza posa Santo, Santo, Santo. Sono Angeli fatti di amore, luce e fuoco.
2. Cherubini (Tori alati): guardiani delle stelle fisse, custodi delle memorie celesti e dell’Arca dell’Alleanza. Sono i dispensatori della sapienza. Prima della caduta il loro capo era Satana.
3. Troni (Il Verbo Manifesto): coloro che ci portano la giustizia di Dio. Talvolta chiamati ruote, nella Kabbalah ebraica vengono definiti Carri trionfali o Merkabah.
4. Principati: sono i Prìncipi archetipici, proteggono le religioni.
5. Potestà: iniziano l’Uomo ai Grandi Misteri. Sono gli elementi costitutivi della Mente superiore dell’uomo da cui nascono le Muse.
6. Virtù: sono la Natura nella sua più alta espressione, dispensano grazia e valore.
7. Dominazioni (Signorie): regolano le mansioni Angeliche, sono i signori dell’ordine e della casualità e manifestano la Maestà di Dio. Sono raffigurati mentre tengono in mano un globo o uno scettro in segno di autorità.
8) Arcangeli: sono sette schiere, di cui tre maggiori e quattro minori. Attraverso essi opera lo “Spirito Santo”. Questi i loro nomi:
a) Arcangeli maggiori: Michael, Gabriel, Raphael.
b) Arcangeli minori: Anaele, Azaziele, Ezechiele, Uriele.
9. Angeli: sono i custodi delle persone e delle cose fisiche. Gli Angeli sono intelligenze pure, però non “coscienti” come l’uomo. Mentre l’uomo si stabilisce un fine e lavora per raggiungere il suo scopo, gli Angeli fanno parte del ritmo e del suo movimento.
Si suddividono in:
a) Arupadeva: sono senza forma. Dimorano nel Mondo mentale superiore,
b) Rupadeva: dimorano nel Mondo mentale inferiore,
c) Kamadeva: dimorano nel Mondo delle emozioni (astrale).
Gli Arupadeva sono gli arcangeli “più elevati” ed operano dove il pensiero viene espresso non da una forma, ma da una vibrazione irradiante. Sono addetti alla costruzione dell’Universo fisico, ai Regni di Natura ed ai Piani superiori.
I Rupadeva sono vortici fluttuanti di energia che vivificano i regni di natura, i pensieri e i desideri dell’uomo.
Cherubino è un tipo di angelo, presente, in ordine storico: nell’Ebraismo, nel Cristianesimo e nell’Islamismo.
Nella letteratura compaiono per la prima volta nel libro della Genesi 3,24 “E esiliò (il Signore Dio) l’uomo e pose a oriente del Giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante per custodire la via dell’albero della vita.”
I Cherubini, secondo la classificazione delle schiere angeliche – sono posti “oltre il trono di Dio“, espressione metaforica per indicare l’estrema vicinanza a Dio ed al suo potere; sono posti a guardia della luce e delle stelle. Si crede che, anche se sono stati rimossi dal piano reale e materiale degli uomini, la luce divina che essi filtrano giù dal cielo possa ancora toccare le vite umane.
Secondo l’Antico Testamento hanno quattro ali e quattro facce, ovvero una di uomo, una di cherubino, una di leone ed infine una di aquila, mentre nell’iconografia classica ed artistica, sono raffigurati con volti umani, di rarissima bellezza e splendore.
I Cherubini sono considerati dediti alla protezione. Essi stanno a guardia dell’Eden e del trono di Dio.
Il loro grado tra gli angeli non è certo, ma vengono comunque posti nella Prima Sfera. Alcuni li credono essere un ordine di angeli; altri li credono una classe al di sopra di ogni altro angelo. I Cherubini hanno una perfetta conoscenza di Dio, superata soltanto dall’amore di Dio dei Serafini.
Quanto al nome dei Cherubini, esso ci rivela il loro potere di conoscere e di contemplare la Divinità, la loro attitudine a ricevere il dono di luce più alto e a contemplare la dignità del Principio divino nella sua potenza originaria, la loro capacità di riempirsi del dono della saggezza e di comunicarlo, senza invidia, a quelli del secondo ordine…
STORIA DELL’ANGELO CUSTODE
Storia del concetto di angelo custode
La Chiesa cristiana primitiva ereditò il concetto di “angelo” dal mondo ebraico, in cui l’esistenza di un anello intermedio fra Dio e l’uomo era garante della trascendenza divina e la presenza di una “corte” di angeli attorno a Dio era una necessaria conseguenza della sua maestà regale. Nello stesso ambiente precristiano era anche comune assegnare agli angeli il controllo dei fenomeni naturali (ad esempio nel Libro di Enoch il gelo, la neve e altri fenomeni) e in particolare identificare gli angeli con le stelle fisse e gli arcangeli con i sette astri mobili (cinque pianeti più il sole e la luna).
Il culto degli angeli aveva spesso eccessi, contro i quali la Chiesa lottò sin dall’inizio (cfr. San Paolo in Colossesi 2, 18). L’opera di riflessione dei Padri della Chiesa trovò un primo tentativo di sistematizzazione dell’angelologia nel De coelesti hierarchiadello Pseudo-Dionigi l’Areopagita.
Fra i compiti degli angeli ben documentati nell’Antico Testamento vi era quello di guidare e proteggere l’uomo (ad esempio nel Libro di Tobia). Altro ruolo degli angeli descritto dall’Antico Testamento è quello di essere messaggeri di Dio per l’uomo. L’idea di uno spirito inviato dalla divinità a sorvegliare gli esseri umani o a comunicare loro la volontà divina, era già presente anche nella filosofia greca antica e nello stessoPlatone nel suo Fedone.
L’idea, però, che ogni singolo uomo fosse affidato a uno specifico angelo, benché esplicitamente accennata (ad esempio in Matteo 18, 10), era molto meno diffusa. Essa si impose solo gradualmente nel Cristianesimo primitivo e una delle prime esplicite affermazioni è quella sostenuta da San Basilio Magno:« Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore per condurlo alla vita »
La dottrina cattolica e ortodossa
La credenza nell’affidamento di ogni uomo al suo angelo custode è in accordo con due principi generali:
- Dio ama ogni uomo in modo individualizzato, in quanto persona irripetibile e inconfondibile;
- La santità degli angeli e dei Santi comporta la loro partecipazione a questo amore divino. La santità è frontalmente opposta alla convinzione di Caino che un uomo non debba essere “il guardiano di suo fratello” (Genesi 4, 9).
La convinzione dell’affidamento non esclusivo di ogni uomo a un angelo è in accordo con questi principi anche se non deriva strettamente da essi. I suoi fondamenti, infatti, sono nell’interpretazione di alcuni passi scritturali, fra cui Matteo 18, 1-5.10, Luca 16, 22, Sal 33, 8, Sal 90, 10-13 Giobbe 33, 23-24, Zc 1, 12, Tb 12, 12 e Esodo 23, 20-23. La dottrina dell’Angelo Custode estende a ogni comunità e a ogni singola persona la promessa biblica: “io mando un angelo davanti a te per custodirti…” (Es 23, 20), che si è realizzata per il popolo eletto.
La fede negli angeli custodi è ribadita nel Catechismo della Chiesa Cattolica all’art. 336.
Nel pensiero cattolico, quindi, ogni uomo è aiutato a vivere il pieno compimento del piano divino, nel proprio giusto cammino esistenziale, oltre che dalla grazia, dall’intelletto e dalla libera volontà nell’agire, anche dal proprio angelo custode.
Tra i Santi che hanno avuto una spiccata e notoria relazione con il proprio angelo custode ricordiamo san Pietro, san Tommaso d’Aquino, san Francesco di Sales, san Francesco d’Assisi, santa Gemma Galgani, santa Francesca Romana e San Pio da Pietrelcina.
Festa dei Santi Angeli Custodi
Fino al XV secolo nessun giorno particolare era dedicato agli Angeli Custodi, il cui ufficio cadeva il 29 settembre, in concomitanza con la festa di San Michele arcangelo. L’uso di una festa particolare nacque a Valencia nel 1411, quando si istituì una festa per l’angelo protettore della città. Anche in Francia ci fu un’iniziativa analoga. Durante il secolo successivo l’idea si diffuse dalla Spagna nel Portogallo e poi in Austria e nelle regioni italiane più influenzate dagli Asburgo.
Già nel Cinquecento nacquero le prime Compagnie dell’Angelo Custode, che si diffusero ampiamente agli inizi del Seicento sotto l’influenza della pubblicazione di diversi trattati teologici (cfr. bibliografia sottostante) e l’impulso di diversi ordini religiosi fra cui, ad esempio, i Padri Somaschi. La spinta decisiva venne da papa Paolo V, che in una bolla del 1614 assegnò specifiche indulgenze ai membri delle compagnie dell’Angelo Custode aggregate all’Arciconfraternita di Roma e che compissero particolari atti meritori.
In parallelo alla diffusione della pietà popolare ebbe luogo il riconoscimento liturgico della festa. Nel “Messale romano” di papa Pio V (1570) furono indicate quattro feste consacrate espressamente agli angeli, quelle dedicate agli Angeli Custodi (il 2 ottobre), all’arcangelo Gabriele, all’arcangelo Michele e all’arcangelo Raffaele. Soppressa da Pio V, la festa in onore degli Angeli Custodi fu ristabilita nel 1608 da Paolo V ed estesa alla Chiesa universale. Nel 1670 Clemente X la rese obbligatoria per tutta la Chiesa latina, sempre alla data del 2 ottobre.
Gli angeli custodi nella cabala
La scuola di cabala di Gerona elaborò dettagliate teorie sulle energie benefiche che gli angeli hanno la missione di trasmetterci. Secondo queste teorie vi sarebbero 72 angeli custodi i quali sovraintendono ognuno sia ad alcuni giorni nel corso dell’anno sia a 20 minuti nel corso del giorno (20 minuti x 72 =24 ore). Ogni uomo è affidato principalmente agli angeli che sopraintendevano al giorno e al minuto della sua nascita e le sue caratteristiche verrebbero influenzate da quelle dei suoi angeli (in modo analogo alla influenza degli astri alla nascita secondo l’astrologia). Queste teorie hanno ottenuto notevole diffusione alla fine del XX secolo per la loro sistematizzazione e pubblicazione da parte di François Bernard Termés, uno studioso della cabala nativo di Gerona, che si firma con il nome del cherubino Haziel.
|
|
Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un’ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un’ala soltanto,
l’altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all’ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l’avventura della libertà,
vivere è stendere l’ala, l’unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un’ala di riserva. |
Preghiere agli Angeli
Possano gli angeli custodirmi fino dal mattino
Possano loro guidarmi attraverso la notte,
Possano loro consolarmi dalle afflizioni,
Possano loro aiutarmi a vincere la fatica.
Possano custodirmi ora nella loro anima
Possano loro mantenermi migliore
Possano loro vegliare il mio sonno,
Possano loro guardarmi attraverso il giorno.
Possano loro manifestarsi dandomi nuova fiducia,
Possano loro togliermi ogni dubbio,
Possano loro darmi la pace togliermi ogni paura,
Possano loro sentire ogni mia richiesta.
Possano gli angeli custodirmi sempre,
Se le mie preghiere non saranno sentite
e se l’angelo non si accorgesse di me
Che possa Dio essere sempre lì presente.
Anonimo
Preghiera di serenità
Che Dio mi conceda la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare,
e la saggezza di distinguere tra le due.
Vivere giorno per giorno,
godersi un momento per volta,
accettare le avversità come una via verso la pace,
prendere, come Lui fece,
questo mondo corrotto
per quello che è,non per quello che vorrei,
confidare che Lui sistemerà tutto
se mi abbandonerò alla Sua volontà.
Che io possa essere
ragionevolmente felice in questa vita
e sommamente felice accanto a Lui
nella prossima, per sempre.
Reinhold Niebuhr
L’ombra della luce
Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto.
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E‘ tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai…
Non mi abbandonare mai!
Perché le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi anditi del cuore
sono solo l’ombra della luce.
Ricordami, come sono infelice,
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Perché la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l‘ombra della luce.
Franco Battiato
Ricordati…
Che bisogna vivere per capire…
E’ immergendoti nella difficoltà, è bagnando le ossa e la pelle dell’esperienza a volte cruda, solo così si può sentire palpitare il cuore del mondo…
“il legno forte non cresce negli agi”.
Ogni sofferenza, ogni stato di apatia è preludio di una conoscenza, porta in grembo la forza della “possibilità”.
Ricordati se soffri non è per sofferenza gratuita, la sofferenza è un regalo che ti viene fatto per scoprire qualcosa, per salire di un gradino, per salire quel gradino che ti permette di gustarti il panorama!! Ricorda quanto ti piacciono le montagne, sali lì in alto… guardi, e ti senti più vicina agli angeli e a Dio!
Ricorda, la tua vita e le opportunità che hai sono il meglio del mondo, sta a te alzarti e affrontare quel meglio… affrontalo con forza e sii felice!!
Non dimenticarti, siamo anime, anime che hanno deciso di incarnarsi e di evolvere, migliorare, e ricorda che qui, questa terra è popolata da altre anime che devono evolvere, c’è chi sbaglierà ancora, c’è chi capirà, c’è chi dovrà tornarci ancora e ancora più volte.. per comprendere, per avere consapevolezza di quel battito del cuore del mondo… se stai in silenzio e annulli i tuoi sensi, lascia che la tua anima ascolti, è una melodia, la melodia dell’amore, che ha un suono.. e tu l’hai sentito e… lo senti!! Lo senti bimba, lo senti! Ti chiamano bambina, ma tu bambina un giorno sarai madre e guarderai con occhi di bambina i tuoi figli… Lotta, lotta… questa è sempre stata la tua natura… un angelo che ci ha sempre rotto le scatole per lottare, lotta per te, per la tua essenza e lotta per gli altri, perché guardino sicuri all’avvenire. Lotta per un semplice sorriso, lotta per una stretta di mano, lotta per un “si”, lotta per un solco dove poter seminare, lotta per una sola rondine che deve volare, lotta per la vita, per quel germoglio che diventerà ramo e darà i suoi frutti… ricorda… anche Gesù aveva paura, ma era consapevole della grandezza di ciò per cui lottava, lottava per la vita ed ha lottato con l’unica arma vincente: l’amore!
Anche le statistiche ce lo dimostrano evidenziando come l’amore sia l’unica arma.. ma noi chiudiamo gli occhi, perché? E un giorno diremo.. “Eppure ce l’avevamo davanti agli occhi ogni santo giorno.. ma non volevamo vedere!! Non volevamo vedere che l’amore è ciò che ci rende realmente felici, ciò che siamo!”.
E ricordatevi, non abbiate paura di amare, è la sola cosa che ti può salvare, che ci può sorreggere che ci porta verso la luce, che ci fa salire di un gradino.
E’ l’amore che vince SEMPRE!!!
REGALA
Regala ciò che non hai…
Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
“Ecco, quello che non ho te lo dono”.
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l’avrai regalata agli altri.
Alessandro Manzoni
ASPETTA
La vita è fatta di priorità…
trova la tua priorità più grande e vivi per quella priorità, altrimenti perderai per strada l’essenziale, inseguendo false chimere portate dal tempo.
Prendi in mano la tua vita e vivila nel profondo.
“Corri corri a perdifiato contro la corrente che trascina, infrangi la marea di chi ti porta in giù, distruggi le barriere dell’indifferenza, sorridi a chi non sa che la vita non si ferma MAI! Anche nei giorni tristi la vita è amore, anche tra le bufere la vita è amore, tutta la vita è un dono canta per lei, canta per lei…”
Così intona una canzone che tanto porti nel cuore, non devi aver paura di fermarti un attimo ad aspettare… ASPETTA, prenditi il tuo tempo, il tuo tempo non è quello della fretta, della rabbia o della paura, se hai una difficoltà.. siediti, fai silenzio intorno a te e dentro di te, una dolce musica giungerà al tuo orecchio: è la CONSAPEVOLEZZA.
Quella consapevolezza che tinge i tuoi occhi di lacrime ogni volta che ne percepisci il profumo.
Notti scure a volte ti sembra di vivere… ma non perdere mai il sereno, perché se ci sono le nuvole nel tuo cuore non potrai gustarti l’alba. Riparati dalle nuvole che passano qualvolta sopra il tuo cuore ed aspetta, non aver paura di aspettare. Siediti in quell’angolino piuttosto vicino alla siepe ad aspettare, tanta gente passerà, avrai il dubbio di doverla seguire, ma tu aspetta, non aver paura di aspettare, quando sarà il momento però, ALZATI sicuro di te, senza indugio e sali in quell’autobus che aveva come capolinea.. quell’angolo, piuttosto vicino alla siepe dove tu, aspettando, eri seduto.
SII FELICE
Quando pensi che tutto sia perso,
è proprio quello il momento di ricominciare,
raccogli cio’ che di buono sei riuscito a creare
e portalo con te,
il resto lascialo.
Vestiti di un sorriso e di tanta speranza
allena il tuo cuore per le future battaglie
e impara da quelle che tu chiami sconfitte.
Ricorda, c’è un tempo per piangere
e un tempo per sorridere, SEMPRE
se questo è il giorno della tua lacrima
ricordati che domani
si potrà trasformare in sorriso
se tu lo vorrai.
Gli ANGELI ti sono accanto
qualunque cosa tu vivi,
quando ti senti più sola è perchè
non tendi loro l’orecchio del cuore.
Liberati dai pensieri negativi
allenta il legaccio
che da sola ti stringi nel tuo grande cuore
e continua a respirare,
vedrai che il ritmo del tuo cuore
aumenterà con i battiti della tua vita.
Ascolta gli altri, ama e sorridi,
riappropriati di cio’ che sei e VOLA,
vola più in alto del sole
e sii felice… perchè è questo che
desidera Dio da te, oggi e sempre…
SII FELICE.
Stefania
(Messaggio di un angelo) |
Sii felice.. così.. semplicemente,
delle piccole cose, dei nonnulla, in esse c’è il tocco del tuo angelo. |
Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
ad ogni giorno della mia vita,
apparivano due orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi punti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggiore paura e di maggior dolore.
Ho domandato, allora:
“Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
più difficili?”.
Ed il Signore rispose:
“Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un’orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.
~ Margaret Fishback Powers ~
Gli angeli custodi
Come li contatto?
Per entrare in contatto con gli Angeli,
è necessario che si chieda loro di farlo.
Loro non possono stabilire il contatto se non siamo noi a deciderlo,
chiedendolo, e quindi innescando una decisione in libero arbitrio.
Succede infatti che ogni decisione personale o intenzione,
generi delle “forme pensiero”, ossia delle vere e proprie creazioni
concrete sulla quarta dimensione.
Accade a volte che essi si manifestino senza chiederlo,
in momenti molto dolorosi.
Questo avviene perchè durante il dolore,
nell’essere umano si creano delle crepe,
che aprono delle brecce nel denso strato atomico della materia
e di conseguenza nel denso strato dei piani astrali inferiori (quarta dimensione).
E’ da lì che gli Angeli entrano per darci segnali fisici
e intervenire con ciò che noi chiamiamo miracoli.
Se abbiamo paura, sulla quarta dimensione intorno a noi ci sarà un
ambiente cupo.
Se abbiamo dubbi sulla loro esistenza, sulla quarta dimensione
creeremo dei muri di cemento invalicabili, o comunque talmente ardui da scavalcare,
che l’energia necessaria che i nostri amici dovrebbero impiegare,
renderebbe debole poi il loro intervento.
Cosa devo fare?
Il primo passo è chiedere, con amore e umiltà.
Non esiste un vero modo generico per farlo.
Un suggerimento potrebbe essere cominciando con una richiesta del tipo:
“… Angeli di Luce, vi chiedo di far parte della mia vita, affinchè
possa portare il vostro messaggio e la vostra forza intorno a me………..
Sia fatta la Vostra volontà”…
poi continuate voi….
Da notare la frase “sia fatta la vostra volontà”:
non è una sottomissione, ma un atto totale di fiducia,
verso i nostri amici di Luce.
Infatti la volontà degli Angeli verso di noi,
è amore, armonia, felicità ricchezza d’animo e se è utile
all’evoluzione della nostra anima, anche ricchezza materiale.
Quindi affermare “Sia fatta la vostra volontà”
è un modo appropriato per chiedere il loro aiuto
ponendosi in una condizione di totale fiducia e servizio amorevole.
Scambio di sguardi
Quando mi sento solo, o Signore,
folgorami con il tuo sorriso.
Trasforma il silenzio che mi circonda
in uno scambio affollato di sguardi
tra me e il cielo.
La stretta della tua mano
Ti prego:
non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.
Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.
Non darmi alleati nella lotta della vita,
eccetto la forza che mi proviene da te.
Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.
Concedimi di non essere un vigliacco
usurpando la tua grazia nel successo,
ma non mi manchi la stretta della tua mano
nel mio fallimento.
Tagore
Tagore nasce a Calcutta 6 maggio 1861
Poeta e mistico,
premio nobel per la letteratura 1913
Muore a Calcutta nel 1941.
Preghiere agli Angeli
Possano gli angeli custodirmi fino dal mattino
Possano loro guidarmi attraverso la notte,
Possano loro consolarmi dalle afflizioni,
Possano loro aiutarmi a vincere la fatica.
Possano custodirmi ora nella loro anima
Possano loro mantenermi migliore
Possano loro vegliare il mio sonno,
Possano loro guardarmi attraverso il giorno.
Possano loro manifestarsi dandomi nuova fiducia,
Possano loro togliermi ogni dubbio,
Possano loro darmi la pace togliermi ogni paura,
Possano loro sentire ogni mia richiesta.
Possano gli angeli custodirmi sempre,
Se le mie preghiere non saranno sentite
e se l’angelo non si accorgesse di me
Che possa Dio essere sempre lì presente.
Anonimo
Nascita di un Angelo Custode
Ecco io mando un angelo avanti a te,
perchè ti guidi durante il cammino
e ti conduca al luogo che ti ho preparato.
Rispetta la sua presenza e ascolta la sua voce
L’angelo Ogni volta che un bambino buono muore,
scende sulla terra un angelo del Signore,
prende in braccio il bimbo morto,
allarga le grandi ali bianche e vola in tutti i posti che il bambino ha amato,
poi coglie una manciata di fiori,
che porta a Dio,
affinché essi fioriscano ancor più belli che sulla terra.
Il buon Dio tiene i fiori sul suo cuore,
ma a quello che ha più caro di tutti dà un bacio,
e questo riceve la voce e può cantare nel coro dei beati.
Tutto questo veniva raccontato da un angelo del Signore,
mentre portava un bambino morto in cielo,
e il bambino lo sentiva come in sogno;
allora volavano per la casa nei luoghi dove il bambino aveva giocato,
e poi nei deliziosi giardini pieni di fiori bellissimi.
“Quale dobbiamo prendere da piantare in cielo?”
Chiese l’angelo
Nel giardino si trovava un alto roseto ma un uomo cattivo aveva spezzato il fusto,
così tutti i rami,
pieni di gemme sbocciate a metà
si erano piegati e appassivano.
“Povera pianta”
Disse il bambino
“Prendi quella , così potrà fiorire presso DIO”
E l’angelo raccolse quella pianta,
e diede un bacio al bambino
così egli aprì un po’ gli occhietti.
Colsero quei magnifici fiori
ma presero anche la disprezzata calendula
e la selvatica viola del pensiero.
“Adesso abbiamo i fiori!”
Ma ancora non volarono verso Dio.
Era notte e c’era silenzio;
rimasero nella grande città e volarono in una delle strade più strette,
dove si trovava un mucchio di paglia,cenere e spazzatura:
c’era stato un trasloco;
dappertutto c’erano pezzi di piatti,
pezzi di gesso,cenci e vecchi cappelli sgualciti,
tutte cose molto brutte.
L’angelo indicò in quella confusione,
alcuni cocci di un vaso di fiori;
lì vicino c’era una zolla di terra che era caduta fuori dal vaso,
ma che era rimasta compatta
a causa delle radici di un grande fiore di campo appassito,
che non valeva più nulla e per questo era stato gettato.
“Portiamolo con noi ”
Disse l’angelo
“Poi mentre voliamo ti spiegherò il perché”
E così volarono e l’angelo raccontò:
Laggiù in quella strada stretta,
in un seminterrato,
viveva un povero ragazzo ammalato;
fin da piccolo era rimasto sempre a letto,
quando proprio si sentiva bene poteva camminare per la stanza
con le stampelle,
ma non poteva fare altro.
In certi giorni d’Estate
i raggi del sole arrivavano per una mezz’ora
nella stanzetta del seminterrato;
allora il ragazzino si metteva seduto
a sentire il caldo Sole su di lui
e guardava il sangue rosso
che scorreva nelle sue dita sottili che teneva davanti al viso;
in quei giorni si poteva dire:
“Oggi il piccolo è uscito!”
Conosceva il verde primaverile del bosco
solo perché il figlio del vicino gli portava
il primo ramo di faggio con le foglie
e se lo alzavano sul capo.
Sognava di trovarsi sotto i faggi
col sole che spandeva
e gli uccelli che cantavano.
Un giorno di primavera
il figlio del vicino gli portò anche dei fiori di campo,
e tra questi ce n’era per caso uno ancora con le radici:
perciò fu piantato in un vaso
e messo sulla finestra vicino al letto.
Il fiore piantato da una mano amorevole
crebbe mise nuovi germogli
e ogni anno fiorì.
Questo divenne il giardino
meraviglioso del ragazzo malato,
il suo piccolo tesoro sulla Terra.
Lo bagnava e lo curava
e si preoccupava che ricevesse anche l’ultimo raggio di Sole
che penetrava dalla bassa finestrella;
Il fiore cresceva anche nella fantasia del ragazzo,
perché fioriva per lui,
per lui emanava il suo profumo
e gli rallegrava la vista.
E quando il Signore chiamò il ragazzo,
egli si volse,
morendo,
verso quel fiore.
Da un anno è ormai presso Dio
e per un anno intero il fiore
è rimasto abbandonato sulla finestra
ed è appassito.
Per questo è stato gettato tra la spazzatura
durante il trasloco.
E proprio quel povero fiore
noi l’abbiamo messo nel nostro mazzo,
perché quel fiore ha portato più gioia
che non il più bel fiore del giardino reale.
“Ma come mai sai tutte queste cose?. ”
Chiese il bambino che l’angelo portava in cielo.
“Lo so
perché
ero io stesso
quel povero ragazzo malato
che camminava con le stampelle!!”
Spiegò l’angelo.
“E conosco bene il mio fiore”
Il bambino spalancò gli occhi
e guardò
il viso bello
e felice dell’angelo;
in quel momento giunsero in cielo
dove c’era gioia
e beatitudine.
Dio strinse al cuore il bambino morto
e subito gli spuntarono le ali,
come all’altro angelo
e volarono via insieme,
tenendosi per mano.
Dio strinse al cuore
il mazzetto di fiori
e baciò quel povero fiore di campo
appassito,
che subito ebbe voce
e cantò con tutti gli angeli
che volavano intorno a Dio;
alcuni vicinissimi
altri in grandi cerchi intorno a Lui,
e altri ancora molto più lontani nell’infinito,
ma tutti ugualmente felici.
Tutti cantavano
piccoli e grandi,
anche il bambino buono e benedetto,
e quel povero fiore di campo
che era appassito e era stato gettato nella via stretta e buia,
tra la spazzatura di un trasloco.
Hans Christian Andersen
Questo è un racconto… che potrebbe aprirvi delle porte…